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GATTA CHIEDE INTERVENTO DELLA REGIONE CONTRO LA PROCESSIONARIA

Il fenomeno processionaria preoccupa il Parco del Gargano. I boschi formati da piante di pino del promontorio, sono sotto il tiro dei parassiti.Così, nei giorni scorsi, il Presidente Giandiego Gatta, ha preso carta e penna ed ha scritto una nota alla Regione Puglia Assessorato Risorse Agroalimentari. Lo scopo? Sollecitare Bari ad intervenire con celerità. “Le pinete del Gargano sono già da alcuni anni interessate da forti attacchi di processionaria (Thaumetopoea pityocampa) che ne compromettono la sopravvivenza. E’ necessario intervenire prontamente per evitare che l’insetto arrechi ulteriori danni, tra cui, gravi inconvenienti alla salute dei visitatori delle nostre aree verdi” ha scritto Gatta. Il quale si è detto altresì convinto che bisogna intraprendere ogni azione utile per arginare l’aggravarsi del fenomeno. Il Parco ha fornito anche la propria disponibilità a “provvedere in proprio qualora la Regione decidesse di erogare a questo Ente degli appositi fondi per debellare il fenomeno”. La Processionaria, va ricordato, è un insetto lepidottero della famiglia dei taumatopeidi. E’ un parassita pericoloso soprattutto per pini (Pinus Nigra e Pinus Silvestris) e querce a foglia caduca (Quercus robur e Quercus peduncolata) anche se può, occasionalmente, colpire anche i larici, i cedri, i noccioli, i castagni, i faggi, i carpini e le betulle; le piante predilette dall’insetto sono, in ogni caso, giovani (2-5 anni). L’adulto è una farfalla con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con striature brune. La femmina è, in genere, poco più grande del maschio. La loro vita è molto breve, di solito non dura più di uno/due giorni. L’insetto, una volta raggiunta la fase di maturità, fuoriesce dal terreno, di solito durante il mese di luglio. Le femmine sono le prime ad arrampicarsi sulle piante ad alto fusto, dove poi vengono fecondate dal maschio. A questo punto, il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposizione delle uova. Per quanto riguarda la Processionaria del pino, le uova sono deposte intorno ad una coppia di aghi. Dopo un’incubazione di 30/40 giorni (verso la metà o la fine di agosto), nascono le larve. Le neonate scheletrizzano gli aghi e poi si spostano lungo la pianta, formando, di volta in volta, nidi provvisori. In ottobre formano un nido sericeo nel quale trascorreranno tutto l’inverno. In primavera riprendono l’attività e, circa a fine di maggio, scendono verso il terreno. Si interrano fino ad una profondità di 5/20 cm, dove tessono un bozzolo. Dopo un periodo più o meno lungo di diapausa, si compie la ninfosi ed il ciclo ricomincia. Il segno più evidente della presenza della Processionaria è comunque la perdita degli aghi e delle foglie, che nei casi più gravi può tradursi in totale defoliazione. Problemi per l’uomo possono derivare dal contatto con i peli urticanti delle larve, che possono provocare irritazioni cutanee, febbre ed arrossamento degli occhi.