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PORTI TURISTICI, IN PUGLIA ENTRO IL 2010 18MILA POSTI BARCA

«I porti turistici grande volano per il turismo: entro il 2010 contiamo di dotare la Puglia di nuovi posti barca, tendendo al risultato di passare da 10 a 18 mila». Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio, presentando a Bari, in due distinti incontri, il Piano regionale della portualità turistica, le cui linee guida sono state approvate lo scorso mese dalla Giunta regionale.

Dedicato alle istituzioni il primo tavolo di lavoro, che ha visto la presenza degli assessori regionali al Demanio e ambiente, oltre ai rappresentanti dell’Anci, dell’Upi, di Sviluppo Italia, del Politecnico di Bari, nonché dei Comuni interessati. Aperto alle parti sindacali e sociali, il secondo. Obiettivo comune: approfondire l’idea progettuale e condividere un’ipotesi di percorso attuativo del Sistema regionale della portualità turistica, una “rete” che l’assessore Ostillio intende portare a regime entro il 2010. C’è il piano di fattibilità realizzato da Sviluppo Italia che individua una quarantina di possibili localizzazioni; e, soprattutto, c’è la disponibilità, da parte della Regione, a sostenere i progetti attraverso fondi europei da investire nei prossimi sette anni, in due bandi triennali. Si aggiunge la piena disponibilità dell’assessorato al Turismo a seguire i Comuni e gli operatori privati che intendono attivare progetti e proposte di intervento, con uno sportello dedicato.  «Esce da questa riunione – ha detto l’assessore Ostillio – un’indicazione chiara: la Regione deve intervenire dal punto di vista normativo, e lo farà in breve tempo con delle regole urgenti che stabiliscano in maniera fluida il percorso delle autorizzazioni e dell’esame dei progetti che saranno presentati». «Qui stiamo parlando di una situazione nella quale la Regione, attraverso questo studio complessivo che sta realizzando, intende fare emergere le necessità del territorio in una visione di sistema – ha ammonito Ostillio –  non sarà come la storia di tante altre opere pubbliche in cui ogni campanile vuole coltivare il proprio orticello.. Non creando un porto per ogni chilometro di costa, ma consentendo di realizzarli secondo una logica territoriale utile a consentire al diportista di navigare lungo tutta la Puglia sapendo di trovare sempre servizi adeguati».