Nasceranno le “Case del parco”. Si tratta del recupero di tutti quegli immobili situati lungo la tratta ferroviaria San Severo-Peschici-Calenella che, una volta, erano adibiti ad attività connesse al servizio ferroviario, ma che ora, non essendo più funzionali a tali attività sono abbandonati è destinati ad un costante degrado e, conseguentemente, ad una loro completa distruzione. Il loro recupero e il successivo riutilizzo consentirà all'ente parco di realizzare, tra l'altro, centri visita, accoglienza, musei didattici, sportelli informativi, centri di educazione ambientale con o senza residenzialità. In particolare, gli immobili interessati sono quelli di Apricena superiore, Carpino, Peschici Calenella e l'ex dormitorio di Peschici Calenella. L'impegno finanziario è di circa settecentomila euro, di cui poco meno di cinquecentomila contributo pubblico, il restante a carico di Ente parco (29mila euro) e Ferrovie del Gargano (87mila euro). Nei prossimi giorni sarà sottoscritta la convenzione tra azienda ferroviaria e Parco per la gestione delle strutture da parte dell'ente pubblico. Viene anche precisato che l'ente parco dovrà mantenere la destinazione d'uso per dieci anni, al termine dei quali gli immobili potranno essere acquisiti al patrimonio dell'azienda ferroviaria. L'uso degli immobili, una volta restaurati, sarà principalmente quello dell'ospitalità ricettiva dei cosiddetti "Bed &Breakfast" (affittacamere) che punterà soprattutto sulla qualità del servizio per acquisire il marchio del parco. Non solo: si dovrà operare in coerenza con le norme previste dal regolamento Emas. Dunque, sarà possibile utilizzare il servizio di trasporto ferroviario per sostare in casette dalle linee architettoniche molto semplici, ma certamente accattivanti, situate in località caratteristiche in quelle zone del Gargano non sempre raggiunte dai grandi flussi vacanzieri estivi. Un'iniziativa che punta sul recupero di un patrimonio immobiliare ormai abbandonato e che è destinato ad essere perduto per sempre se non si interviene subito.