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Gino Di Rodi (FI): “l’area tecnica è un’isola a sé”. Ed è bufera in consiglio Comunale a Vieste

Consiglio Comunale incandescente, questa mattina a Vieste. Durante la discussione degli argomenti posti all’ordine del giorno: nella maggioranza si è scatenata una vera e propria bufera. Prima il consigliere di Forza Italia, Di Rodi, poi il capogruppo dell’UDC Mimmo Prudenza si sono resi protagonisti di dichiarazioni al “vetriolo”. A chiari lettere hanno accusato l’area tecnica del comune di Vieste di isola a sé. Dichiarazioni in seguito alimentate anche dal vice sindaco Saverio Principe. Il rimballo delle affermazioni degli esponenti della maggioranza sono state definite gravi dal capo gruppo dell’Unione, Antonio Giuffreda che non ha esitato ad abbandonare l’aula, seguito subito dal consigliere di maggioranza Gino Di Rodi, anch’egli per protesta nel frattempo abbandonava l’aula. Immediata anche la reazione del presidente del consiglio Michele Mascia, nel frattempo messo in minoranza dopo aver proposto la sospensione dei lavori e una riunione dei capigruppo. Avvicinato da noi ha spiegato il suo abbandono: “Dopo l’interrogazione del consigliere di maggioranza Di Rodi, c’è stato l’intervento del Capo Gruppo dell’U.D.C. Prudenza che riprendendo quanto già affermato dal consigliere Di Rodi: ha chiarito in maniera più esplicita le ragioni di tali affermazioni, accusando l’assessore Angelo Devita a loro dire colpevole di alcuni ritardi provenienti dall’Ufficio Tecnico. Di fronte a questo imbarazzante scenario politico dove una parte della maggioranza ha fatto delle precise accuse all’esecutivo, ho sentito la responsabilità morale e politica – sottolinea Mascia – di ristabilire un po’ l’ordine e chiarezza chiedendo la sospensione dei lavori del Consiglio Comunale ed una riunione con i Capi Gruppo. Evidentemente nella tensione e nella confusione che si era creata non è stato inteso il mio gesto che voleva solo portare ad una distensione. Questa possibilità mi è stata negata senza una ragione logica e politica e quindi ho deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta. Ora, spero che quello che è accaduto dal punto di vista politico, questa mattina, debba essere chiarito nei partiti. Anche se mi costa ammetterlo che a Vieste i partiti del centro destra sono assenti. Il Sindaco, anzi l’intera Giunta sembrano operare in assoluta indipendenza politica, tanto da mettere in difficoltà il mio operato. Se il  Presidente del Consiglio non riesce a mediare le varie discussioni, significa che è venuto a mancare il confronto politico leale, non solo, a questo punto sono evidenti ingerenze che nascondono altre situazioni che ignoro, ma sicuramente non sono di natura politica. In queste situazione non mi sento gratificato a fare il Presidente del Consiglio. Se non viene subito ripristinato il giusto coinvolgimento dei partiti e della politica è la sicura rottura. Spero che il Sindaco, la Giunta se ne rendano conto e si responsabilizzino e soprattutto tornino vicino ai problemi del paese  e dei cittadini”.