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Capitanata: sindacati sul piede di guerra

Cgil, Cisl e Uil annunciano una manifestazione a giugno e minacciano uno sciopero generale in autunno.

“I lavoratori della Capitanata vivono ormai in uno stato di assedio che rischia il collasso”. Così Salvatore Castrignanò della Cgil ha riassunto la situazione dello sviluppo della provincia di Foggia oggi durante la conferenza stampa unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Vari sono stati i punti trattati così come vari sono stati i fronti aperti dai rappresentanti dei sindacati. Uno scenario totalmente negativo è stato prospettato ai presenti da Giulio Colecchia della Cisl che ha attaccato gli enti e le istituzioni che avrebbero dovuto spingere la Capitanata verso uno sviluppo più celere e tangibile, ma così, secondo Colecchia, non è stato. Si è parlato di infrastrutture e delle carenze del sistema in provincia di Foggia (soprattutto della statale 16 e dei tratti ferroviari Cervaro-Bovino e Foggia-Lucera), dei tavoli tecnici aperti e lasciati in stand by, della concertazione smarrita e del forte contrasto tra Provincia e Regione che, a detta dei sindacati, “porta ad una enorme dispersione di risorse pubbliche e la dimostrazione tangibile è la divergenza dei piani strategici per le pianure e per il Subappennino”. Colecchia ha ricordato anche i ritardi che ormai appesantiscono la questione Authority alimentare che “sta passando in una fase vicina all’oblio fatta solo di promesse e proposte”. Diverse frecciate sono state poi destinate all’amministrazione comunale di Foggia. “Manca un progetto concreto di sviluppo per la città che sempre più necessita di un rilancio del settore edile” ha dichiarato il rappresentante della Cisl a cui ha fatto eco Sante Ruggiero, segretario generale della Uil, sottolineando che “il comune di Foggia non riesce a trovare una stabilità in consiglio, figuriamoci se hanno tempo per i sindacati”. Negativa la valutazione dei sindacati anche verso l’aumento delle tasse comunali, manovra usata con troppa leggerezza secondo Cgil, Cisl e Uil. Come risposta a questa situazione di stallo i sindacati hanno deciso di intraprendere la via della mobilitazione ed oggi è stata comunicata la data in cui i cittadini della provincia scenderanno in strada a Foggia: il 30 giugno. “Ora fischiamo la fine della partita per i perditempo” ha concluso Colecchia. Ma non è tutto, quello che si prospetta è uno sciopero generale provinciale in autunno in caso le cose non cambino dopo l’estate.