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Cresce in Puglia l’offerta turistica

I dati di Federalberghi relativi al decennio 1995-2005. Anche se le risorse naturali offrono un quadro meno incoraggiante: non perchè manchino, ma a causa dell’inquinamento

Incessante la crescita delle strutture turistiche ricettive in Puglia. Secondo i dati Federalberghi relativi al decennio 1995-2005 la Puglia è prima tra le Regioni italiane per realizzazione di nuovi alberghi e tra le prime per crescita di posti letto a disposizione dei turisti. Gli impianti alberghieri sono cresciuti del 31,7% (sono 831 in tutta la Regione), mentre il numero dei posti letto è aumentato del 42,4% (attestandosi, in termini assoluti, poco sotto la soglia di 70.000: la Puglia è, attualmente, al 5^ posto in Italia per disponibilità di posti dopo Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna). Scendendo nel dettaglio, l'offerta di strutture alberghiere pugliesi eccelle nel segmento alto (5 stelle) ma si rivela carente, se non addirittura scarsa, in quello medio-basso (al di sotto delle 3 stelle): a tale carenza sopperisce, tuttavia, il recente incremento dell’offerta di strutture non alberghiere (vacanze in bed-and-breakfast, agriturismo, en-plein-air e mercato delle seconde case).
A fronte delle evidenti potenzialità espansive del settore, però, occorre purtroppo registrare lo «stallo» della percentuale di occupazione dei posti letto, che resta saldamente ferma al 20 per cento annuo negli alberghi. Sempre sul fronte dell’offerta turistica, le risorse naturali offrono un quadro meno incoraggiante: non perchè manchino, ma a causa dell’inquinamento che ne minaccia le poderose potenzialità attrattive. Le spiagge e le acque pugliesi sono meno curate, meno limpide e meno pulite dello scorso anno. Questa estate, infatti, sono solo quattro le località balneari in cui sarà possibile vedere sventolare la «Bandiera Blu» (attribuita dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale), 2 in meno dello scorso anno. Il prestigioso riconoscimento (che segnala l’eccellenza dei siti balneari per qualità delle acque, qualità della costa, servizi e misure di sicurezza, strutture turistiche, educazione ambientale, raccolta differenziata dei rifiuti, depurazione delle acque reflue) è stato ottenuto da Peschici (Foggia), Ostuni e Carovigno (Brindisi) e Ginosa (Taranto). Sul fronte delle prenotazioni vacanze la situazione pugliese pare rosea. Dopo un incremento del 6% registrato lo scorso anno sia negli arrivi che nelle presenze, sul versante degli arrivi dall’estero la nostra è la Regione del sud che vanta il più significativo tasso di crescita, grazie a un +10% per cento negli arrivi dalla Gran Bretagna e a uno straordinario +30% dal Giappone (stime effettuate dal consorzio «Incoming Italia»). Se accanto a questi dati si considera la crescita degli stranieri in bassa stagione e un sempre maggiore utilizzo dei voli low cost, si può immaginare che la Puglia si stia preparando a un’altra estate da record.In una nota, l’associazione «Codici» della Puglia, pur esprimendo soddisfazione, nelle parole della Coordinatrice regionale, Manuela de Nichilo, per i dati che segnalano «un chiaro rilancio della Puglia in un settore essenziale per il suo sviluppo economico e, si spera, anche in termini di valorizzazione del patrimonio naturalistico», mette in guardia i turisti-consumatori: «occhio ai prezzi e alla qualità dei servizi e dei prodotti! Non lasciamo che sole e mare abbassino le nostre difese immunitarie da truffe e abusi: denunziare ogni caso sospetto è un buon rimedio contro un torto subìto, ma soprattutto è un ottimo deterrente contro i soliti furbetti del villaggetto».