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Restaurato e inaugurato il Trabucco di Santa Croce a Vieste

Il Trabucco è stato salvato grazie alla caparbietà e la passione di Enzo Spalatro e a una donazione. Importante anche il ruolo dell’Associazione Trabucchi. Ora non resta che restaurare il Trabucco di Pugnochiuso.

Rieccolo funzionante, restaurato, ringiovanito il trabucco Santa Croce a Vieste; rieccolo resti­tuito questo luogo dell'immaginario conficcato nella realtà, rumore nel silenzio della storia. Ieri alle 18 1'inaugurazione E' uno dei tredici trabucchi ri­costruiti dall'associazione «I trabucchi del Gargano».

Hanno resistito e resitono tutt'ora al tempo e alla violenza della risacca». Il restauro grazie all'asso­ciazione onlus, con il contributo del Comune di Vieste tramite una donazione fatta da un sacerdote, don Francesco Iannoli . I precedenti erano stati restaurati con i fondi del Parco del Gargano. «Dei tredici trabucchi, ne rimane solo uno da restaurare», sottolinea Pina Cutolo, presidente dell'associazione- «è quello di Pugnochiuso. Noi abbiano sanato anche le concessioni pregresse piuttosto vessatorie». Il trabucco di Pu­gnochiuso aveva già visto un'opera di restauro, poi un incendio ha complicato le cose. Riteniamo che no­nostante si trovi in una posizione piuttosto disagevole, entro il prossimo anno possa essere restaurato. E i crocifissi del mare potranno continuare a vivere tra lo stupore per un miracolo, perchè tale è l'essere riusciti a rivitalizzare un monumento. E la bellezza sarà stata quella di essere riusciti a conservare quelle ataviche strutture in una sorta di bolla di tempo. Merito di quest'associazione onlus, e in particolare del maestro Enzo Spalato. Da sempre fautore della ricostruzione dei trabucchi sul Gargano. Cui va accreditato l'impegno perchè certe cose non cadano nell' oblio. Un' associazione, quelli dei Trabucchi, che meriterebbe qualche at­tenzione in più in termini di finanziamenti.