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Clima torrido in Puglia Bari record con 46°C

Le temperature sono superiori alla media stagionale (41 gradi a Foggia, 39 a Lecce, 35 a Taranto, 34 a Brindisi) molto caldi i venti, con una umidità piuttosto bassa rispetto alla media. Cambio di clima per mercoledì

Un cocktail micidiale fatto di sole cocente, afa e vento di libeccio: è quello che hanno dovuto sorbirsi oggi i pugliesi nel giorno in cui l’intera regione è stata preda di un’ondata di caldo-record. E con il caldo si è estesa la piaga degli incendi ma soprattutto sono aumentate in numero considerevole le chiamate al “118” da parte di anziani o persone cardiopatiche in difficoltà.
La punta massima, quanto a temperature, è stata raggiunta a Bari, dove alle 14 sono stati toccati i 46 gradi, due in più di Foggia e tre in più di Lecce. Più fortunati, si fa per dire, sono stati gli abitanti di Brindisi e Taranto, dove la temperatura massima si è fermata rispettivamente a 41 e 39 gradi. Una situazione che solo gradualmente, e a partire da mercoledì, tornerà alla normalità. Per il fine settimana, secondo le previsioni dell’Aeronautica militare di Gioia del Colle (Bari), le temperature scenderanno a 30-32 gradi, rientrando nelle medie stagionali.
Ma intanto il caldo-record ha provocato un aumento fra il 20% e il 30% delle chiamate d’urgenza al “118”, soprattutto da parte di anziani e persone cardiopatiche. Dai diversi presidi provinciali non sono state segnalate situazioni di particolare gravità, ma in alcuni casi il caldo afoso ha aggravato le condizioni generali delle persone “a rischio”, rendendo necessario l’intervento di personale medico.
È' stata una giornata campale anche per Vigili del fuoco e Corpo forestale dello Stato. L’intera regione, fatta eccezione per il territorio brindisino, è stata percorsa da incendi di varia natura.
Nonostante il caldo-record, non ci dovrebbero essere problemi per l’erogazione idrica. L’Aquedotto pugliese, come annunciato nei giorni scorsi, ha fatto partire un programma di riduzione della pressione nelle ore pomeridiane e notturne, tranne che nella nostra provincia. L’operazione servirà a ripristinare i livelli abituali dei serbatoi di accumulo dell’Aqp, mentre è diminuito il prelievo dalle sorgenti del Sele-Calore. Nessun problema, per ora, negli invasi, pur se meno pieni d’acqua rispetto al 2006.