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Vico: Bilancio di una scuola che va

Un anno particolare per la scuola media, il 2006/07: all’improvviso è stato pensionato il Dirigente prof. Domenico Afferrante, che per oltre 20 anni ha retto l’Istituto all’insegna di novità audaci per il benessere degli alunni in primis e dei docenti, dei quali ha mostrato sempre grande stima.

Sue le sperimentazioni di tempo prolungato per tutte le classi con orario curricolare antimeridiano e laboratori facoltativi liberamente scelti, l’iniziativa della settimana bianca a Ponte di legno, l’idea di un Concorso Nazionale di Educazione Ambientale, apertura alle scuole italiane ed europee con gemellaggi, scambi culturali (Marchin – Albertville- vacanza – studio in Inghilterra). Si rinnova il Consiglio dell’Istituzione e viene eletto il signor Michele Lauriola, sensibile alle iniziative di divulgazione, curate dal lab. di informatica.

     Il reggente prof. Rocco Guerra, compiaciuto dell’eredità raccolta, ha favorito le iniziative consolidate, come il Concorso Nazionale ”Vivere un parco”, giunto all’VIII  edizione, la vacanza studio ad Hasting in Inghilterra, la settimana bianca ad Asiago, inserendo nel P.O. F. altre nuove come la partecipazione delle classi III alla trasmissione GEO/GEO e al teatro in lingua italiana a Foggia, gli incontri alla C. Montana e al Parco Nazionale del Conero per l’elezione del Minipresidente del Parco del Gargano e il Progetto” Coloriamo il nostro futuro”, in rete con i C.C.R. presenti nei comuni dei Parchi Nazionali d’Italia, un progetto sul Bullismo, finanziato dalla Provincia e tenuto a Foggia; non sono mancati i viaggi d’istruzione per i vari ordini di scuola, con meta poco gettonata quello di III media, Redipuglia, che ha riscosso il plauso degli alunni, avendo coniugato svago e approfondimento storico con una spesa non eccessiva.

    Toccanti le iniziative promosse in occasione del Natale nel centro storico per il recupero delle tradizioni, del Concorso Nazionale, di fine anno, per il Progetto triennale di solidarietà ”Adottiamo una scuola in Indonesia” e per il ripristinato Precetto pasquale; tante le luci della ribalta nei risultati dei laboratori relativi all’area linguistico- espressiva / scientifico- pratica / musico-motorio; applaudito anche dal nuovo Sindaco, Luigi Damiani, il concerto di fine anno, organizzato per i ragazzi che suonano uno strumento musicale, i quali si sono ben classificati al I Concorso Nazionale di musica a S. Giovanni Rotondo; lunga la serie di allori in campo sportivo: la squadra di Badminton si è ben classificata anche a livello nazionale a Roma; gli arcieri hanno riportato tre medaglie (oro- argento-bronzo) nelle gare regionali invernali, organizzate per la I volta a Vico, l’oro nella fase nazionale, tenuta a Siena il 2-06-07.  

     Cosa dire per tanto attivismo? Un grazie di cuore ai tanti che nella scuola, a diverso titolo, lavorano per la promozione culturale della società futura: al Dirigente ed ai docenti incaricati di varie funzioni per una efficace collaborazione,  al personale di segreteria e ATA, che non fa mai mancare il suo aiuto nelle varie attività, ai genitori che in essa ripongono grande fiducia e agli alunni, veri protagonisti, ai docenti tutti, spesso incompresi e sfiduciati, anche se, leggendo la tabella che segue non ne avrebbero motivo.

 

 

 

 

Esiti scrutini a. sc.2006/07

Ottimo

 

Distinto

Buono

 

 

Sufficien-

te

Non

Sufficien-

te

Ammessi

Non Ammessi

Tot. Alunni iscritti

classi I  n. 92

(m. 45 -f. 47)

n. 17

m.7-f. 10

n. 22

m.10 -f.12

n. 28

m.12-f.16

n. 17

m.10 -f. 7

n. 5

m. 4 – f. 1

n.  84

m.10-f.14

n.  8

m. 6- f. 2

 

 

 

 

 

 

 

 

Tot. Alunni iscritti

classi II  n. 87

(m. 51 -f. 36 )

n. 6

m. 6 – ….

n. 20

m. 8– f.12

n.  24

m.16- f. 8

n. 27

m.16-f.11

n. 3

(m.2- f. 1)

n. 84

m.51- f. 33

n. 3

m…- f. 3

 

 

 

 

 

 

 

 

Tot. Alunni iscritti

classi III n.90

( m. 54 -f. 36)

    n.18

m.11 -f.7

n. 2 3

m.15- f. 8

 

n.  21

m. 13-f. 8

n. 23

m. 13-f.10

n. 5

(m. 2-f.3)

n.       89

m.54-f.35

n. 1

m. …-f.1

 

 

 

 

 

 

 

 

Tot. Alunni iscritti n.  269

(m. 150-f.119)

n.  41

m.24-17

 

n.  65

m.33-f. 32

 

n. 73

m. 41-f.32

n. 67

m. 39-f.28

n. 13

m. 8 – f. 5

n.       257

m. 144-f.113

n. 12

m.6 – f. 6

 

 

 

 

 

 

 

 

Esiti esami di licenza

n.20

m.13-f. 7

21

m.13 – f. 8

23

m.13 -f. 10

24

m.15 – f. 9

 

——-

89

m. 55- f. 34

 

——-

                 

 

 

Infatti  alla luce delle classifiche, che collocano l’Italia tra gli ultimi posti, sulla base delle notizie di cronaca poco edificanti, da cui nemmeno il nostro paese è escluso, il tecnico del mestiere, non si culla sui risultati, in quanto, connaturata con la su esposta analisi, viene spontanea una riflessione: che cosa non funziona nella scuola di tutti, dove alcuni non raggiungono la meta, e la maggioranza con un risultato decisamente positivo, magari si perde per strada? Anche la nostra è il riflesso di una società complessa in cui, sotto l’apparente patina dorata, si cova un malessere che non può più essere sottovalutato o addirittura ignorato: bisogna interrogarsi sulla qualità dell’apprendimento e su che cosa comporta il passaggio dall’istruzione alla formazione. La Scuola è una palestra, ognuno, come può, si addestra; si dia sostanza alla parola, si valuti dai comportamenti, dal risvolto etico – sociale sul territorio, perché oggi più che mai nessun tipo di istruzione è sufficiente per superare i mille perché offerti dal mondo globalizzato; sempre più occorrono persone capaci di mettere in discussione le proprie certezze nel confronto sereno e costruttivo con gli altri e con l’ambiente.

    I ragazzi, quelli di sempre, hanno bisogno di punti di riferimento e gli adulti, i docenti in primis, non possono delegare la qualità  dell’apprendimento alla TV o, peggio, alla devastante tecnologia. Il docente, professionista per vocazione, sa che il suo è un mestiere difficile, molto delicato, che non si esaurisce tra i muri di un’aula, spesso insoddisfatto dei frutti raccolti a fine anno scolastico, ben consapevole che diversificati sono i metri di misura e che di ogni cosa si può ipotizzare sempre il meglio. Giorno dopo giorno  si rende conto che le varie riforme hanno ridotto la Scuola ad  un contenitore sociale a cui tutti guardano, da cui tutti si aspettano il massimo e su cui scaricare  i mali del mondo; eppure non dispera, fiducioso che dietro ogni nuvola si nasconde un raggio di luce: i ragazzi al centro del contratto formativo chiedono un dialogo ad hoc come loro diritto in una democrazia perfetta.

    Dopo le meritate vacanze, quindi, gli alunni si avvicinino con maggiore entusiasmo ad essa e con maggiore impegno nello studio; tutti, facendoci ognuno carico della nostra scuola, della sua funzione e dei suoi problemi, collaboriamo sempre più fattivamente, perché cresca il benessere dentro e fuori di essa.

 

Angela Tavaglione