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Parco del Gargano summit antincendi

Grazie al Parco altre otto unita’ operative per arginare i problemi attivata la “pattuglia verde”

 

Tutti hanno ringraziato il Parco Nazionale del Gargano per l’impegno profuso e per il risultato ottenuto, vedi l’aumento di otto unità concesso da Cesare Patrone comandante generale del Corpo Forestale dello Stato su sollecitazione del Presidente Gatta all’organico deputato a combattere la piaga degli incendi boschivi sul territorio. Ma nel contempo alta resta la consapevolezza dei problemi sul tavolo.  Gli ultimi dati parlano di circa 500 ettari andati in fumo tra Vieste e Peschici e 100 a Monte Sant’Angelo. Per fronteggiare la piaga degli incendi boschivi, urgono ulteriori rinforzi e vi è l’incessante bisogno dell’aiuto di quanti hanno a cuore la tutela dell’ambiente, come associazioni di volontariato, vigili del fuoco, cittadini, oltre al dispiegamento di tutti i mezzi a disposizione. E’ in sintesi il succo del vertice che si è tenuto ieri presso gli Uffici dell’Ente Parco su disposizione del Prefetto Calvosa, presenti i rappresentanti dei comuni, della Regione Puglia, del Corpo Forestale dello Stato (CFS) e del Coordinamento Territoriale Ambiente (CTA). Intanto gli intervenuti, come primo punto, hanno voluto stigmatizzare il numero esiguo degli amministratori presenti (su diciotto comuni rientranti nell’area protetta ce n’erano solo sette – Isole Tremiti, Peschici, Monte Sant’Angelo, San Nicandro, Vieste, Rignano Garganico e Serracapriola -). Dal canto suo il Presidente Gatta ha rimarcato che rinnoverà alle amministrazioni locali l’invito ad utilizzare i mezzi antincendio concessi dal Parco, a volte inutilizzati o lasciati in avaria. “Ho preannunciato la revoca di tali concessioni a  tali enti per destinarli a quei comuni” ha detto “che si siano resi protagonisti di più interventi con i mezzi del Parco, che si siano perciò distinti nell’attività di tutela ambientale, e che abbiano manifestato maggiori criticità”. Vincenzo Sabetti del CFS dopo aver ringraziato il Parco, ha invitato i sindaci ad allertare le associazioni di volontariato, soprattutto in quei comuni dotati di un piano di protezione civile. “Bisogna attivare e mettere in campo tutti i mezzi antincendio disponibili, in primis quelli concessi dal Parco in comodato ad ogni comune dell’area protetta”. Sabetti ha inoltre esortato i sindaci a redigere, oltre al piano di protezione civile, anche il catasto delle aree percorse dal fuoco, per individuare i limiti dell’uso e gli altri vincoli (divieto di pascolo e di edificazione, tra i più importanti) a cui saranno sottoposte le aree oggetto di incendi. E’ stata inoltre attivata la “pattuglia verde” che svolgerà attività investigativa (specialmente sul Gargano) e di azione nelle zone a maggiore tensione. Lavorerà sul promontorio, sarà itinerante ed avrà un piano operativo flessibile a seconda delle esigenze del momento. Sul problema stoppie è stata recepita una raccomandazione del Prefetto: autorizzare l’accensione, con tutte gli accorgimenti previsti dalla legge, solo ove vi sia la prova che vi sarà una seconda coltura. Federico Padovano comandante del CTA ha invece invocato un “utile contributo” delle autorità locali coordinate dal CFS, ed ha sollecitato l’evasione da parte di tutti i soggetti interessati dalla legge, dei compiti a loro demandati, rivendicando al CFS l’attività investigativa, da svolgersi contestualmente all’azione di spegnimento incendi, e il coordinamento delle attività antincendio. Un importante contributo alla disamina delle cause degli incendi ed agli accorgimenti da porre in essere è stato dato da Francesco Tavaglione, sindaco di Peschici,  Rita Naviglio (responsabile antincendi della Regione Puglia), e dai comandanti della Polizia Municipale di San Nicandro e Monte Sant’Angelo, che hanno evidenziato i gravi problemi connessi alla mancanza di personale e di mezzi. Peppino Calabrese, sindaco delle Tremiti, ha stigmatizzato il taglio dei fondi ai Comuni ed evidenziato l’impossibilità per le amministrazioni, causa gli organici ridotti e la penuria di fondi, di fare di più.