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Regione, commissione bilancio approva il rendiconto 2006

Sì a maggioranza della commissione bilancio del Consiglio regionale al rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2006.

Nell’illustrare il rendiconto, l’assessore alle politiche finanziarie Francesco Saponaro ha confermato che il consuntivo sottolinea il “dato dei limiti della spesa corrente e dell’incremento delle potenzialità della spesa per investimenti, con la crescita in particolare del 28% dell’impiego delle risorse comunitarie. Disporre di 1 miliardo e mezzo di euro fino al 2013 “non è una criticità” del bilancio regionale,  ma  sconta le problematiche dei soggetti attuatori, gli enti locali soprattutto, che  devono dimostrare la capacità effettiva di intervento e di finalizzazione concreta delle risorse.

Nella spesa corrente lo scenario è lo stesso degli ultimi dieci anni, con il pesante impegno –“enorme”, lo ha definito Saponaro –  per i mutui pregressi per il rientro dal deficit degli anni ‘90 ed il ripiano dei disavanzi delle asl. Complessivamente assomma a circa 294 milioni di euro e considerate le entrate al minimo delle addizionali, lascia “una porta stretta” alla capacità di manovra della Regione, riducendo la spesa discrezionale, anche per settori importanti come i servizi sociali. Il capogruppo di Forza Italia Rocco Palese ha chiesto indicazioni sulle “eventuali correzioni nel 2007”. “Vorremmo capire in primo luogo – ha detto – se davanti al fabbisogno maggiore per la spesa sanitaria, sia l’impostazione nazionale che altre misure di contenimento della spesa farmaceutica si dimostreranno sufficienti a garantire la tenuta dei conti o se non esiste questa certezza”.

Altra questione posta da Palese riguarda le gestioni liquidatorie delle asl. “Con tre gestioni tuttora aperte e una norma dichiarata anticostituzionale dalla Consulta dobbiamo capire che costa sta accadendo”.

“L’assessore Saponaro si è impegnato a riferire in merito in Consiglio, sulla base delle informazioni che sono state già richieste alle asl”, ha reso noto il presidente della prima commissione Vittorio Potì.