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Incendi: il Gargano brucia ancora (15)

Presidente Parco Gargano "non ci hanno creduto"

"Ancora ieri abbiamo inviato un telegramma alla Regione Puglia, al Corpo Forestale dello Stato e alla Prefettura di Foggia segnalando la situazione di emergenza, ma nessuno ci ha evidentemente creduto". Lo afferma riferendosi alle situazioni di rischio già riscontrate il presidente dell’Ente Parco del Gargano, Giandiego Gatta, appena arrivato nel municipio di Peschici dopo aver compiuto un sopralluogo nella zona coinvolta dall’incendio.

"La situazione è gravissima – ha dichiarato Gatta – soprattutto a Peschici e a Vieste. Altri focolai però ci sono stati segnalati a Lesina, Cagnano Varano e Monte Sant’Angelo". Gatta sottolinea che già un anno fa aveva segnalato con lettere alle autorità competenti la carenza di personale per controllare la vasta zona del Parco del Gargano. "Di recente – dice – dopo un incontro con la direzione nazionale del Corpo Forestale dello Stato ci hanno assegnato altre otto unità. In tutto diventano 48, ma togliendo le unità amministrative il personale operativo è ridotto a poco più di venti unità che devono controllare un territorio di 120mila ettari in cui vivono 200mila persone". Gatta aggiunge di aver chiesto inutilmente l’invio nella zona nelle scorse settimane di un aereo NH500, ritenuto molto maneggevole e adatto ad intervenire su più fronti in caso di incendio nell’area del parco. Proteste per presunti ritardi negli interventi di soccorso giungono anche dal Comune attraverso l’assessore comunale di Peschici al turismo, Donato Di Milo. "Abbiamo dato l’allarme alle 10 – sottolinea – e il primo elicottero è giunto solo alle 13. Nel frattempo l’incendio aveva già devastato gran parte del territorio".