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Questa sera dalle ore 21 ultima replica del Carpino Folk Festival: Angelo Branduardi e i Cantori

Terminano questa sera le repliche del Carpino Folk Festival. Un’esperienza unica, indimenticabile. Un grazie a quanti hanno tenuto che OndaRadio fosse presente e replicasse gli eventi..

Ha ragione il presidente dell’associazione Carpino Folk Festival, Mattia Sacco, quando sottolinea che il Festival “è un particolare stato emotivo che permette di soddisfare un bisogno urgente e arcaico che gli ideali dello sviluppo economico e della modernizzazione non riescono proprio a reprimere: la festa popolare”. E’ la Tradizione, belli!! Il prossimo anno ci risaremo. Anche se non vogliamo attendere un anno per riascoltare le nostre sonorità. Gli amici dell’Associazione ci hanno promesso per questo inverno un programma settimanale che ripercorrerà le musiche, la storia di questo straordinario, unico evento che è il Festival di Carpino. Questa sera intanto godiamoci l’ultima serata con Angelo Branduardi e i Cantori di Carpini. Buon ascolto dalle frequenze di OndaRadio.   

 

La serata nelle rivisitazione di Amedeo Trezza

 

 

“Branduardi & i Cantori di Carpino”

L'intreccio positivo tra musica sacra e musica profana e tra musica colta e musica popolare

 

Si chiude con una grande festa la dodicesima edizione della rassegna della musica popolare e delle sue contaminazioni. La serata si apre con il concerto di Angelo Branduardi quindi a seguire i canti e le musiche dei Cantori di Carpino per poi dare luogo ad una jam session tutta da gustare. Improvvisando sulle griglie degli accordi e dei temi dei sonetti e dei ritmi di Carpino si metteranno alla prova tutte le abilità tipiche dei cantori tradizionali e di un grande musicista qual'è Angelo Branduardi. Lo spettacolo è realizzato dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival in collaborazione con la Regione Puglia, la Provincia di Foggia, il Comune di Carpino, la Comunità Montana del Gargano, il Parco Nazionale del Gargano e d'intesa con il GalGargano e l'Azienda di Promozione Turistica di Foggia.

Il medioevo è stato un periodo meraviglioso per la storia della musica. Il canto gregoriano che pure aveva dato molto in termini di spiritualità ma non solo, inevitabilmente con il suo stile monodico aveva chiuso la musica in una gabbia, dorata, ma pur sempre una gabbia. La religiosa purezza della monodia cominciava ad andare stretta. La musica sacra doveva inoltre fare i conti con quella profana che premeva per un riconoscimento, diciamo cosi, ufficiale. La polifonia, ovvero la esecuzione simultanea di più linee melodiche, era il grande cambiamento in atto. L'espressività ne guadagnava molto. La divisione del tempo, le nuove strutture, e altre importanti innovazioni, erano oramai una realtà. Di grande interesse erano altresì le canzoni dei trovatori, poeti e musici e dei minnesanger, cantori tedeschi. Ma quello che rimane uno dei fatti più salienti dell'epoca, era il modo di intendere la musica. La grande esigenza di libertà si esprimeva nel modo che verrà identificato come ars nova. Si compiva cosi un grande processo di laicizzazione. Francia, Italia, ma anche Inghilterra e Spagna erano gli scenari principali. Oltre ad una maggiore separazione tra musica sacra e musica profana, si assisteva anche, anzi finalmente, alla crescita di importanza dell'accompagnamento strumentale, sebbene la parte vocale rimanesse preponderante. Gli strumenti si univano alla voce, ma avevano anche il loro spazio.

In questi ultimi anni c'è stata una riscoperta della musica medievale. Rassegne, concerti, ricerche filologiche, ma anche goffe speculazioni. Per tale ragione non poteva subalterne, e quale migliore interprete del cantautore che sin dagli esordi era stato soprannominato il "menestrello": Angelo Branduardi.

Il rielaboratore di musiche antiche deve moltissimo ai secoli passati. Pensiamo a brani come "alla fiera dell'est", "sotto il tiglio", "ballo in fa diesis minore" per citarne alcuni. Ma pur guardando al passato le musiche di Branduardi non hanno nulla da invidiare al rock elettrificato, i suoi pezzi infatti sono stati resi moderni a volte persino troppo. Qualche appassionato di musica medievale, potrebbe venire infastidito, ma questo è un tentativo, forse un po’ azzardato, ma tutto sommato positivo. Ascoltando Angelo Branduardi vi si aprirà una porta su un mondo sterminato che lo stesso cantautore cosi esprime "…che un passo indietro sia il primo di cento passi avanti. Il nostro passato sarà cosi, il nostro futuro".

Il nuovo millennio ha rappresentato per Angelo Branduardi l’inizio di un periodo creativo molto intenso e proficuo che gli ha permesso, a dispetto della crisi del settore, di essere presente in maniera più che mai viva e vitale sulla scena artistica nazionale e internazionale.

In questi ultimi anni Angelo Branduardi ha sfruttato a fondo la sua professionalità e le sue basi di musicista colto impostando la sua carriera su filoni, diversi e paralleli, che gli hanno assicurato una attività costante: da tempo ormai Branduardi non annuncia “l’inizio del tour” in quanto è sempre in tour in Italia o all’Estero.

Il progetto dell’”Infinitamente Piccolo” nato in occasione del Giubileo dal desiderio dei Francescani di celebrare la figura di San Francesco d’Assisi, dopo l’iniziale uscita dell’album (disco d’oro e doppio platino solo per quanto riguarda il mercato italiano) , si è sviluppato nel “ Concerto” nel quale, a modo di oratorio, Branduardi racconta Francesco e in seguito nella “ Lauda”.

Intervistato lo scorso 28 luglio 2007 in diretta radiofonica a Prima Fila, il rotocalco culturale di RadioRai3 Branduardi afferma "…al Carpino Folk Festival inevitabilmente eseguirò principalmente il mio repertorio, tuttavia non mi esimerò dal confrontarmi con gli anziani Cantori di Carpino sperando di non sporcare la loro musica millenaria di cui ebbi conoscenza grazie ai racconti del mio amico Diego Carpitella".

Per Branduardi un nuovo filone da studiare e musicare? La CFF ha colpito anche lui?

La risposta l'11 agosto al concerto finale della XII edizione del Carpino Folk Festival 07.

Per dettagli e maggiori informazioni www.carpinofolkfestival.com