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I residenti di p.le Aldo Moro di Vieste non vogliono il Mercatino

Parte della cittadinanza che abita nei condomini che si affacciano sul piazzale Aldo Moro lamentano il grave errore dell’amministrazione comunale nella collocazione del mercatino della frutta, nonché mercato del pesce, nonché mercato dei formaggi, tutti concentrati nel piccolo e inadatto piazzale Aldo Moro.

L’erronea e goffa dislocazione è data dalle seguenti circostanze:

1-     Il mercatino è a soli 7 metri dalle prime camere da letto ove la gente ha diritto di riposare;

2-     i decibel prodotti superano di gran lunga i livelli consentiti;

3-     in estate i rumori cominciano alle 03.00 di notte;

4-     l’area “piazzale Aldo Moro” non è affatto attrezzata a prestarsi come mercato di frutta, pesce e formaggi;

5-     viene bloccata un’arteria importante del traffico e della viabilità cittadina;

6-     un mercato del pesce all’aria aperta è igienicamente catastrofico;

7-     si sta per commettere lo stesso errore che il Comune commise con piazzale Jenner;

8-     vi sono commercianti con rumorosissimi gruppi elettrogeni;

9-     è divenuto un ricettacolo di topi;

10- i bisogni fisiologici vengono fatti ovunque;

11- alcuni quivi residenti pur pagando il passo carrabile sono impossibilitati ad uscire dal proprio cancello;

Il Comune prima di assumere la scelta di far svolgere il mercato in p.le Aldo Moro avrebbe dovuto svolgere studi di impatto acustico e di idoneità dell’area prescelta.

In tutti i luoghi del mondo chi vende il pesce lo fa o in pescheria o all’interno di un mercato del pesce e con il rispetto delle regole igieniche e sanitarie. Ci si chiede perché a Vieste ciò non è possibile? Perché una località turistica così rinomata non ha un proprio mercato del pesce?

70 residenti in questo piazzale hanno raccolto le loro firma in una diffida inviata alla fine di agosto 2007 al Comune per intimargli di trasferire altrove il mercato per i suddetti problemi che attanagliano la salute, l’igiene, e la legalità.

L’aspetto più preoccupante di tutta la situazione è che nemmeno la diffida di 70 persone danneggiate è riuscita finora ad ottenere risultati.

Noi che abitiamo piazzale Aldo Moro pretendiamo che si adotti ogni doverosa soluzione, rifiutando ogni inetto approccio al problema. Reclamiamo, inoltre, da tutti i cittadini comprensione e solidarietà. Occorre sostenerci anche solo moralmente, perché questa è una questione di legalità. Non possiamo tollerare che tali attività non siano affatto regolamentate o regolamentate in maniera grossolana, senza criterio e buon senso.

Le irregolarità capitate questa volta a noi la prossima volta potrebbe abbattersi su altri.

I  70 residenti di piazzale Aldo Moro che hanno firmato la diffida al comune