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In Puglia il processo sarà «digitalizzato»

Firmato a Bari un protocollo d'intesa tra la Regione e il ministero della Giustizia per l'informatizzazione di tutti gli uffici di procura pugliesi. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: la Puglia «si pone all'avanguardia in Italia perchè finanzia l'informatizzazione del fascicolo giudiziario, che è un modo concreto per dimezzare i tempi del processo». Il primo test effettuato a Lecce ha dato buoni risultati BARI – La Regione Puglia, con la firma di oggi del protocollo d’intesa con il ministero della Giustizia, “si pone all’avanguardia in Italia perchè finanzia l'informatizzazione del fascicolo giudiziario, che è un modo concreto per dimezzare i tempi del processo”. Lo ha detto a Bari il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a margine del convegno «Tecnologie innovative per la lotta alla criminalità organizzata».
“Quest’esperienza – ha detto Vendola – l'abbiamo già fatta per la procura di Lecce e ha avuto risultati importanti. Per questo abbiamo deciso di finanziare tutti gli uffici di procura di Puglia. Con l’informatizzazione, e con la creazione delle banche dati, tutti gli uffici interessati saranno messi in contatto e saranno velocizzate una serie di attività. Non si tratta solo di correre contro il crimine ma anche di correre verso i cittadini quando chiedono giustizia”.
“Nel Por 2007-2013 – ha ribadito Vendola – abbiamo stabilito una linea di finanziamento per la gestione dei beni confiscati alla mafia. Anche su questo terreno siamo stati Regione all’avanguardia perchè abbiamo proposto e condiviso con le prefetture di Puglia l’istituzione di una conferenza di servizi affinchè i beni confiscati siano restituiti alla collettività. Stiamo anche immaginando un uso specifico di alcuni beni confiscati nella direzione del recupero di luoghi per la fruizione giovanile, per esempio di ostelli della gioventù”.