Menu Chiudi

Costretto a chiudere per troppi furti: “Nessun contatto con Comune di Foggia

Restiamo in tema "sicurezza" e pubblichiamo, anche in questo caso integralmente e senza commenti, una lettera di Domenico Fiano, l'imprenditore foggiano costretto a chiudere la sua attività in via Manfredonia a causa dei numerosi furti subiti. Uno sfogo in piena regola, quello del signor Fiano, che punta il dito contro l'assessore Lino Del Carmine e l'Amministrazione comunale di Foggia.«Il sottoscritto Domenico Fiano, titolare della omonima Impresa individuale, la cui attività è stata chiusa in data 27 novembre 2007 a causa del patimento di ben cinque furti negli ultimi sei mesi, intende diramare il seguente comunicato stampa.
A seguito della vicenda che purtroppo ha interessato la mia azienda, comportandone la inevitabile chiusura, ho letto articoli di stampa nei quali l’Assessore Lino Del Carmine, Assessore alla Legalità del Comune di Foggia, ha dichiarato il suo interessamento personale alla vicenda.
Mi corre l’obbligo di precisare che la Pubblica Amministrazione non ha, invece, tentato alcun contatto con il sottoscritto.
La drammatica situazione che mi ha costretto a chiudere appare essere stata sfruttata da parte degli organi di governo cittadino, che hanno approfittato della vicenda per apparire come organi risolutori di problemi che sono e resteranno invece immutati.
L’Assessore Del Carmine, in più di una intervista rilasciata sul tema, ha tenuto a precisare che i locali dell’azienda del sottoscritto erano sprovvisti di impianto di videosorveglianza.
Non comprendo quale fine l’Assessore intendesse perseguire nel sottolineare tale circostanza.
E tanto per un duplice ordine di motivi: 1) i furti si sono verificati anche in area, limitrofa alla mia azienda e sita nello stesso recinto, protetta da videosorveglianza, antifurto e vigilanza privata, e 2) non esiste alcun obbligo di dotarsi di impianti costosi e che si rivelano purtroppo spesso inefficaci.
Il sottoscritto, nonostante ha patito furti e gravi danni imprenditoriali, ha dovuto ricevere a mezzo stampa una sorta di lezione dall’Assessore su come custodire e proteggere i propri beni aziendali.
Purtroppo, al danno patito devo tristemente aggiungere la beffa di essere stato destinatario di tali dichiarazioni.
In definitiva, mi sento di potere in tutta franchezza dichiarare…
“Stia zitto, Assessore!”
… che a risollevare le sorti della mia azienda e a dare stipendio ai miei dipendenti e a sopravvivere ci riuscirò con le mie forze imprenditoriali e con la mia abnegazione, certo non aspettando improbabili esiti di interessamenti suoi personali o della amministrazione cui appartiene.
Domenico Fiano».