L'allarme del Questore di Foggia D'Agostino: ci preoccupa la faida"Il Gargano è abbandonato perché ci sono pochi uomini delle forze dell'ordine e quello che preoccupa è la faida scoppiata recentemente e per questo sarebbe importante istituire un commissariato di polizia a Sannicandro Garganico o in un altro centro del promontorio». Lo ha sostenuto il questore di Foggia, Bruno D'Agostino, nel corso della conferenza stampa di fine anno indetta per presentare i dati dell'attività della Questura durante il 2007. Secondo il questore sul Gargano «ci sono le stazioni dei carabinieri che lavorano benissimo» ma che non ce la fanno, anche per la cronica penuria di uomini, a contrastare la criminalità presente nei diversi centri della Montagna Sacra. Ecco perché per D'Agostino «sarebbe fondamentale istituire un commissariato di polizia a San Nîcandro Garganico o in un qualsiasi altro paese del Gargano". Una preoccupazione quella del questore giustificata anche dalla ripresa della faida, l'eterna rivalità tra gli allevatori del promontorio che in oltre 30 anni è stata scandita da omicidi e tentativi di omicidio. Una faida, che sembrava conclusa alcuni anni grazie ad una importante operazione che ha portato all'arresto di quasi cento persone, ma che è esplosa proprio recentemente. Il 12 settembre scorso a San Nicandro Garganico è stato ucciso Michele Di Monte, vendicato esattamente due mesi dopo, il 12 novembre con l'omicidio di Michele Cursio e della moglie Giuseppina Frattarolo. Una faida che, come lo stesso questore ha sottolineato, ha «una struttura ancora arcaica ma con interessi moderni e pericolosi». II problema della mancanza di poliziotti e carabinieri sul Gargano era stato sollevata già in passato anche dall'onorevole del Partito Democratico e componente della commissione parlamentare antimafia Michele Bordo anche perché l'unico commissariato di polizia esistente sul promontorio è quello di Manfredonia, molto distante dalie zone «calde». Ora a preoccuparsi è il massimo rappresentante della polizia, che dimostra di conoscere benissimo i problemi di Foggia e della provincia. Una preoccupazione – condivisa dai dirigente della squadra mobile, Antonio Caricato – espressa non solo come rappresentante di una istituzione, ma anche come cittadino foggiano. Soprattutto perché le operazioni anche contro la criminalità non sono mancate in questo 2007. Tra le più importanti, quella messa a segno nel settembre scorso quando la polizia è riuscita a bloccare sul nascere un'altra guerra di mafia a Foggia, arrestando alcuni componenti della Società, la mafia foggiana, ma soprattutto è riuscita ad evitare un omicidio che proprio la sera del blitz alcuni degli indagati stavano per compiere. Nell'illustrare i dati di fine anno il questore D'Agostino ha parlato di un 2007 in chiaro scuro. Scuro perché i reati sono in aumento, come gli omicidi passati dai 6 dello scorso anno ai 23 del 2007, ma in chiaro perché si è assistito ad una maggiore fiducia della gente nelle forze dell'ordine. Le estorsioni e i furti d'auto sono aumentati, anche se questo significa che nel 2007 ci sono state più vittime che hanno denunciato. Maggiore fiducia e maggiore collaborazione con la polizia anche perché – ha ricordato il dirigente della squadra mobile, Antonio Caricato – le risposte ci sono state come dimostrano gli arresti di numerosi rapinatori. Ma se il 2007 per Foggia è stato un anno tranquillo a preoccupare ora è la provincia. San Severo e Cerignola i centri dove maggiormente la criminalità e in ascesa, anche se la maggiore preoccupazione viene proprio dal Gargano anche perchè la ripresa della faida potrebbe estendersi ad altri componenti delle famiglie in lotta.