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Lavoratori del 118 una vittoria del sindacato

Si chiude positivamente per tanti lavoratori del servizio 118 del Gargano nord l'anno 2007. Con l'approvazione della legge di bi­lancio regionale è prevista la reinternalizzazione dei servizi che, oggi, sono garantiti da per­sonale esterno. Ora saranno i direttori gene­rali delle Aziende sanitarie ad adottare i provvedimenti dovuti.
Anche se il sindacato esprime la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, dopo anni di lotta, nello stesso tempo esprime qualche perplessità, in quanto – si legge in un comunicato della federazione pubblico impiego (Cub) – "Non avremmo voluto ci fosse la discrezionalità dei Diret­tori generali". Comunque, gli esponenti sindacali garantisco­no che la "lotta dei lavoratori sa­rà dura fino a quando il prov­vedimento legislativo non trove­rà piena attuazione". Per il sindacato si tratta, co­munque, di "una grande vittoria anzitutto di quei lavoratori che non si sono mai rassegnati a su­bire passivamente chi schiaccia­va loro dignità e diritti; ma anche un successo del sindacato che, da anni, isolata, si batte contro gli sperperi derivanti dalle estrena­lizzazioni dei servizi". Il prossimo passo sarà la ri­chiesta al Commissario straor­dinario dell'Asl Foggia di un in­contro immediato alla luce di quanto legiferato dalla Regione che prevede, appunto, l'assunzio­ne a tempo indeterminato di in­fermieri e autisti del 118. Il personale che presta servi­zio nei centri di primo intervento è dipendente o socio di una delle tante cooperative alle quali l'Azienda sanitaria affida il ser­vizio 118, dopo espletamento di una gara d'appalto. Dunque, autisti e infermieri garantiscono le stesse prestazio­ni dei colleghi alle dipendenze dirette delle Aziende sanitarie, ma con la differenza che lo sti­pendio dei lavoratori delle coo­perative non supera 700euro. Ma come tante altre cose stra­ne che si registrano nella pub­blica amministrazione, non si comprende il perchè in Puglia circa i170 per cento delle 129 po­stazioni esistenti del 118 è affi­dato a privati e il solo restante 30 per cento è garantito da perso­nale alle dirette dipendenze dell'Azienda sanitaria. Si potrebbe obiettare che, in questo modo c'è un risparmio per la Pubblica amministrazione se non fosse, invece, vero esatta­mente il contrario. Infatti, secon­do dati forniti dallo stesso asses­sorato alla sanità pugliese, il co­sto medio di un lavoratore di coo­perativa sociale (nello specifico autista di ambulanza) che opera nel 118 è di circa 15 euro l'ora più Iva (del quale, in molti casi, il 50 per cento rimane nelle tasche dei dirigente delle cooperative) men­tre un lavoratore di ruolo (autista cat. B – fascia 3 con una media di 150 ore mensili di lavoro), costa circa 15 euro netti, oneri sociali compresi.