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Smaltimento rifiuti campani: preoccupato il Wwf Puglia

Il Wwf Puglia esprime preoccupazioni riguardo ad un eventuale smaltimento di rifiuti campani in Puglia. “Le motivazioni –si legge in una nota stampa- che ci inducono ad assumere tale posizione scaturiscono da una responsabile ed oggettiva valutazione di quelli che sono i trascorsi di una emergenza infinita che si trascina ormai da 14 anni.
Già in passato si è ricorsi allo smaltimento in altre regioni ed addirittura in altri paesi europei dei rifiuti urbani prodotti in Campania. Questo ha permesso di tamponare provvisoriamente l’emergenza. Un sistema efficace di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani può essere realizzato in tempi enormemente più brevi di quelli previsti per un iter approvativo e per la successiva realizzazione di un impianto di incenerimento. Come in altre realtà nel nostro Paese, dove l’impossibilità di smaltire rifiuti in discariche ormai sature ha obbligato in passato a ricorrere alla raccolta differenziata, così la Campania avrebbe potuto, già da tempo ed in pochi mesi ridurre drasticamente la quantità di rifiuti da smaltire in discarica ricorrendo ad un sistema di gestione basato sul recupero ed il riciclaggio. Il maxi-processo si aprirà il 14 gennaio al Tribunale di Napoli: 28 gli imputati tra cui i massimi responsabili delle strutture di commissariamento dei rifiuti e delle imprese che hanno gestito i rifiuti in Campania negli ultimi anni. Le imputazioni: reati contro la Pubblica Amministrazione (dalla truffa aggravata al falso ideologico, dall’abuso d’ufficio a gravi forme di inquinamento)  e la fede pubblica. La stessa Puglia sta uscendo da un lungo periodo di Commissariamento nel settore dei rifiuti e la situazione attuale non è certo tranquillizzante a causa di un sistema di gestione dei rifiuti basato anch’esso essenzialmente sullo smaltimento in discarica e di una carente raccolta differenziata che potrebbero a breve determinare nuovamente situazioni di crisi anche nella nostra regione”.