Ecco il piano di emergenza contro la siccità predisposto da Aqp e che ruota, soprattutto, attorno alla collaborazione con le amministrazioni comunali. Due i punti di forza: autobotti e batterie di rubinetti da installare «nelle zone più idonee».
I sindaci dovranno stabilire la «eventuale sospensione di alcune attività fino al superamento dello stato di crisi»: sarà vietato irrigare aiuole e parchi o lasciare aperti gli autolavaggi. Nel frattempo sarà organizzato il «potenziamento del call center» di Aqp per tenere informati i cittadini. L'obiettivo, in ogni caso, è di «circoscrivere le criticità». Se continua a non piovere, l'allarme rosso scatterà dalla metà del mese di maggio.