Menu Chiudi

Vieste – NESSUNO SI PREOCCUPA DELLA SANITA’

 

Sulla sanità viestana in tutti questi anni si sono scritte tante parole. Anche la politica ha fatto la sua parte. Nel bene e nel male, ma quei dibattiti sempre accesi negli anni scorsi avevano dato sempre dei risultati.
Negli ultimi tempi invece prevale uno strano silenzio tombale, senza precedenti. Sembra che i problemi della sanità non interessano più a nessuno o forse non se ne vuol parlare. Provate a chiedere lo stato di salute della sanità viestana a chi ne ha la responsabilità locale. Vi risponderà: tutto và a gonfie vele!
Il cittadino che frequenta il Poliambulatorio di Vieste invece ne ha (sulla propria pelle) una versione completamente opposta. Ma per far sentire le proprie ragioni non sa a chi rivolgersi.

Per essere più concreti e dare concretezza a quel disagio sopportato dal cittadino la possibilità è opportuno citare alcuni dati per far capire che sanità ci stà somministrando oggi l'Asl unica di Foggia.
Eravamo rimasti ai tempi della Asl Fg/1 quando attraverso i microfoni di Ondaradio l’ex direttore sanitario Giuseppe Altieri ed il direttore generale Gaetano Fuiano parlavano di sanità sul territorio, di servizi potenziati, di ospedali a casa dei cittadini e di tanto altro.
Poi la storia ha preso altre strade ed è andata avanti con più tecnicismo. E' arrivato per l'Asl unica di Foggia il manager Donato Troiano che, la scorsa estate, nell’unico incontro ufficiale con l’Amministrazione comunale, non solo ha ribadito la necessità di potenziare i servizi della medicina specialistica ambulatoriale ma anche di arricchirla con nuovi servizi e nuove possibilità di esami diagnostici. Tutto questo per dare al territorio maggiori risorse ed evitare ai cittadini il disagio di lunghi e scomodi spostamenti verso i presidi ospedalieri.
Le buone intenzioni sono rimaste in quell’incontro. I fatti purtroppo sono altri e, purtroppo, anche chi a livello cittadino ne ha la responsabilità sembra non volerne parlare.
La grave situazione del servizio di emergenza-urgenza, le ambulanze da “dopo guerra" in dotazione, le denunce fatte dai medici al Prefetto e ad altre autorità, non ha trovato la solidarietà di nessuno… forse di quei pochi che vivono quella realtà.
I servizi della medicina specialistica hanno subito un ulteriore ridimensionamento. Quelle ore già esistenti per determinate branche non solo non sono state aumentate ma addirittura sono state spalmate su altri Comuni e così, nel silenzio generale, il Comune di Vieste ne è risultato più penalizzato.
Per cardiologia, questo servizio prima era disponibile due giorni a settimana, lunedì e mercoledì, ora solo il giovedì e, ogni quindici giorni, il sabato. Non si sa perchè.
Prima il servizio di urologia era disponibile due giorni a settimana, martedì e venerdì, poi è stato addirittura sospeso per un paio di mesi ed ora è stato ripristinato solo per un giorno la settimana (giovedì) con lista delle prenotazioni che è piena già per quattro mesi.
L'internista prima era disponibile il martedì ed il giovedì. Ora ci dobbiamo accontentare di averlo solo il sabato!
Praticamente il Comune di Vieste è stato talmente ridimensionato che da noi vengono gli specialisti più il sabato che in altri giorni. E possiamo ritenerci anche fortunati.
Il P.A.L. (Piano Attuativo Locale) per la sanità doveva essere verificato dai Sindaci. Se questa verifica è stata fatta vogliamo chiedere ai nostri rappresentanti quali sono stati i primi obiettivi raggiunti.
Perché mentre gli altri Comuni limitrofi continuano a fare politica di campanile come ai vecchi tempi, noi siamo assenti? Non si vigila su quello che accade, non si reclama su questo ridimensionamento o su servizi che da Vieste vengono trasferiti in altri Comuni. Perché?