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Botta e risposta a distanza tra D’Alema e Fitto sul patto per il Mezzogiorno

Botta e risposta tra il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il coordinatore del Pdl per il Sud Italia Raffaele Fitto. Commentando la proposta di quest'ultimo di creare un patto bipartisan per il Mezzogiorno, D'Alema, in un comizio elettorale a Margherita di Savoia, ha parlato di "trovate furbesche ma prive di sostanza".
"Se proprio dovessi fare un patto – ha detto – lo farei con Berlusconi, che almeno conta qualcosa e non con Fitto, che non conta nulla". La replica di Fitto: "Pur nella chiarezza delle posizioni, continueremo a interloquire con chi nel Pd è disposto a lavorare per la crescita del Sud. I D'Alema e i Bassolino restino pure comodamente seduti sull'unica cosa che sono riusciti a far crescere: i cumuli di rifiuti della Campania". "Una parte decisamente miope del Pd, sul tema dello sviluppo del Mezzogiorno continua a preferire l'apparire all'essere – ha continuato ad attaccare l'ex presidente pugliese –. Il Sud non è mai stato nell'agenda del loro Governo e non era neanche un tema della loro campagna elettorale finché noi non li abbiamo costretti a parlarne. Da allora qualcuno più responsabile nel Pd ha convenuto con noi sulla necessità di scelte condivise, qualcun altro rimane sulle posizione propagandistiche e di retroguardia. E' il caso di D'Alema, indimenticato autore di quel Decreto 56 del 2000 (sul federalismo fiscale, ndr) i cui effetti, se non fossero stati bloccati, avrebbero fatto perdere alla sola Puglia oltre 600 milioni di euro di finanziamenti statali in 10 anni". Con D'Alema, accolto da un centinaio di persone in piazza Terme, il segretario regionale del Pd, Michele Emiliano e quello provinciale della Bat, Ruggero Mennea. Sulle possibili cooperazioni tra i poli D'Alema incalza: "Siamo di fronte a una destra che non ha mai voluto fare insieme le riforme elettorali per il Paese. Non volevamo fare elezioni, ma un governo che si fondasse su scelte bipartisan per fare le riforme: quella lelettorale, la riforma della Costituzione e ascoltare le emergenze del Paese. Non hanno voluto. Noi ci occupiamo di cose serie – ha aggiunto D'Alema – e siamo in campagna elettorale per proporre un patto ai cittadini che impedisca alla Lega di divenire padrona del Paese, nonostante l'affetto che si può avere per Raffaele Fitto, che è un ragazzo creativo e attivo". E riferendosi alla ferma opposizione manifestata dagli operatori del comparto turistico-balneare di Margherita di Savoia alla ventilata ipotesi di realizzare il rigassificatore di Sorgenia a Trinitapoli, il ministro ha detto: "Qualsiasi intervento deve essere compatibile, oltre che con la volontà delle popolazioni coinvolte, anche con le caratteristiche del territorio e le sue risorse. Nulla sarà imposto".