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Padre Pio, “basta con tribunali e polemiche. Pensiamo a venerarlo!”

Padre Pio disse che avrebbe fatto più "rumore" da morto che da vivo. E questa "divinazione" è certamente un segnale in più della Sua Santità. Già sapeva Padre Pio quello che sarebbe successo dopo la sua morte. Ed è successo, o meglio sta succedendo.Saprete tutti delle disposizioni ecclesiastiche che prevedono, tra l'altro, la riesumazione del corpo e la successiva ostensione a beneficio dei fedeli. Avverso tale decisione c'è stata la presa di posizione del non meglio dientificato "Comitato pro-Padre Pio" facente capo ad un tal avvocato Traversi di Torino. Una denuncia che ha portato addirittura alla implicazione di mons. Domenico D'Ambrosio, vescovo con particolare delega alle opere di Padre Pio.
E' notizia di qualche giorno fa, però, della richiesta di archiviazione della denuncia nei confronti di mons. D'Ambrosio, mentre è notizia più recente del ricorso contro l'archiviazione proprosto sempre dallo stesso avvocato che, probabilmente, non ha molto altro da fare nella sua vita, dichiarandosi contrario ad una prassi quasi scontata per i Santi..
Ed il bello è che non se ne capiscono i motivi!!
Perché opporsi, infatti, ad un avvenimento che richiamerà a San Giovanni Rotondo almeno mezzo milione di persone il giorno dell'ostensione (24 aprile) ed un altro milione per venerare le spoglie di San Pio nei giorni seguenti?
Perché ostacolare l'inizio di un procedimento di sviluppo turistico del territorio di Capitanata?
Probabilmente solo per far parlare di sé e non certo per tutelare l'immagine di Padre Pio, che mai e poi mai potrebbe ritenersi scalfita dall'ostensione e, a mio parere, neanche da altro mai!?!

Enzo Ciampi