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Palazzo Dogana come il Campidoglio: storica vittoria del centrodestra

I giornali nazionali hanno scritto del ribaltone alla Provincia di Foggia, che fa il paio con quello al Comune di Roma. Dopo 15 anni di governo ininterrotto del centrosinistra, Palazzo Dogana e il Campidoglio cambiano colore. Alla loro guida due deputati di Alleanza Nazionale, da poche settimane Popolo della Libertà, il notaio Antonio Pepe e l'ex ministro Gianni Alemanno. I palazzi che hanno inaugurato e collaudato l'esperienza dell'Ulivo cambiano di mano.E' cambiata l'aria, al punto che anche un dato consolidato come la scarsa affluenza alle urne che tradizionalmente premia il centrosinistra, è stato cancellato con un segno di matita. Antonio Pepe è il nuovo presidente della Provincia di Foggia. Stacca il suo avversario, il segretario provinciale del Partito Democratico Paolo Campo, di otto punti percentuali, pari a quasi ventimila voti, di cui oltre 13mila nella sola città capoluogo. Il presidente eletto vince in 42 comuni su 64, ed espugna tutte le grandi città, tranne Manfredonia. Antonio Pepe umilia il centrosinistra nei comuni dove governa: a Cerignola, a Lucera, a Foggia, a San Severo. Il notaio vince anche in tradizionali roccaforti rosse, come Apricena, mentre Campo resiste ad Orsara, Trinitapoli e san Marco in Lamis. Paolo Campo vince a san Paolo di Civitate per appena un voto in più di Pepe, che stravince con l'84% dei voti a Carlantino, il 77% a Rodi Garganico e Peschici, il 76% a Monteleone, il 73% a Panni, il 71% a Motta Montecorvino. Paolo Campo preso atto dei numeri e, prima ancora di smaltire la sconfitta, ha salutato il neo presidente andandolo a trovare nel suo comitato elettorale. Un gesto di bon ton, di educazione istituzionale che lascia ben sperare per il futuro dei rapporti tra maggioranza e opposizione a Palazzo Dogana. Ora si apre la partita, tutta interna alla coalizione vincitrice, delle nomine e degli incarichi. La prima riguarda la presidenza del Consiglio provinciale. Le indiscrezioni la danno in quota all'UDC, che potrebbe indicare il candidato presidente Enrico Santaniello. In giunta sì da per certo l'arrivo di Leo Di Gioia. Il nuovo consiglio provinciale sarà composto da dieci consiglieri del Popolo della libertà, sette del Partito Democratico, due a testa per UDC e Partito Socialista, un consigliere per la Rosa Bianca e le tre civiche di appoggio a Pepe, l'Italia dei Valori e la Sinistra Arcobaleno. Completano il quadro i candidati presidenti non eletti, Santaniello, Agostinacchio e Paolo Campo. Giovedì o venerdì prossimo passaggio di consegne tra Pepe e Stallone, la settimana prossima potrebbe riunirsi il nuovo consiglio provinciale.