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L’ATLETICO VIESTE ELIMINATO DALLA FINALE PLAY-OFF..

Lo Japigia Bari accede alla finale play-off dove incontrerà il Castellana, all’Atletico Vieste gli ennesimi elogi e i tanti..tantissimi rimpianti legati all’inesperienza dei suoi dirigenti.
Mentivano tutti coloro che, nel corso di questo campionato, hanno affermato che il Vieste era partito per salvarsi, e che l’accesso ai play-off era una cosa non programmata, quel Vieste era stato programmato per vincere molto tempo prima, al di là delle difficoltà logistiche.
Paolo e Rocco Augelli, Maurizio Gentile, Michele Melchionda, Antonio Scarano, Michele Gualano vantano un curriculum superiore a questa categoria, Pasquale Bua, Franco Cinque, Francesco Sollitto, Nicola Ducange ed juniores Nicola Cariglia e Matteo Silvestri non certo da meno come valore al più titolato gruppetto degli esperti erano già delle grandi garanzie.
Il patron Lorenzo Spina Diana aveva programmato tutto, salvo qualche piccolo dettaglio che poi è risultato funesto, si vuole ricordare che il presidente era stato tempestivo durante l’estate ed aveva quasi chiuso la trattativa con Lasalandra e Cannarozzi, come pure l’aver iniziato la preparazione atletica a fine luglio era la prova provata che questo Vieste partiva con grandi ambizioni.
Era quindi solo una strategia quella di predicare umiltà perché la consapevolezza della forza di tutto l’organico era del tutto evidente.
L’Atletico Vieste anche quest’anno è stato straordinario ed ha dominato su tutti i campi, il logorio fisico era prevedibile, gli infortuni pure e quindi può essere solo addebbitato alla sfortuna quello che è accaduto in questo finale di campionato?
Dopo la grande vittoria contro lo Japigia Bari questa la classifica della 14^ giornata: Atletico Vieste e Polignano 31, Terlizzi 28, Castellana 26, Japigia Bari 21, erano ben 10 i punti di distacco dallo Japigia Bari.
IL MERCATO DI RIPARAZIONE DI DICEMBRE: mentre il Vieste esaltava le platee con il suo gioco straordinario, l’allenatore Michele Mimmo proponeva alcuni giocatori di sua fiducia (Pelullo) per portarli a Vieste, la società invece seguiva altre piste..quella dei famigerati procuratori.
Il dualismo Mimmo-Azzarone è stato stucchevole ma anche deleterio per i rapporti futuri!
Quella squadra è stata grandiosa anche in questo, aver ignorato quella sfida plateale tra il tecnico ed il team manager “spalleggiato” dalla società, tutto si è risolto con la massima compostezza con Michele Mimmo che ha preferito zittire ed andare avanti.
E’ datata 17 febbraio 2008 l’ultima vittoria dell’Atletico Vieste, 2 – 1 sul Fortis Trani, un successo che aveva per l’ennesima volta “riabilitato” il Vieste alla corsa per l’eccellenza.
La classifica della 23^ giornata: Terlizzi 51, Atletico Vieste 47, Japigia Bari 46, Polignano 44, Castellana 42, era la bella sensazione di un giorno importante, l’ennesimo dei tanti giorni importanti del Vieste straordinario anche nel campionato di promozione!
Il Vieste non è stato capace di far punti nelle ultime 7 giornate finali ( 4 sconfitte e 3 pareggi) non è stato in grado di andare oltre il quinto posto, si sono quindi pagati a caro prezzo gli errori commessi a dicembre durante il mercato di riparazione.
Michele Mimmo non poteva fare miracoli ma l’aver subito inerte le scelte sbagliate della società che gli ha “imposto” le bidonate lo rende anch’esso colpevole del flop finale della squadra.
Questo Atletico Vieste non era partito per salvarsi ma voleva vincere il campionato, l’inesperienza di alcuni dirigenti è stata deleteria oltre il dovuto, contro lo Japigia Bari il Vieste è stato superiore e meritava di andare in finale ed invece siamo fuori a guardare gli altri.
Lorenzo Spina Diana è stato instancabile, non ha mai mollato ed anche per questo la delusione è tantissima, questa analisi così reale offre lo spunto per affettuoso rimprovero al presidente colpevole di aver ceduto alle lusinghe del suo team manager Matteo Azzarone, instancabile lavoratore ma troppo ingenuo per non cadere nella trappola dei suoi amici procuratori!
 
                                                  Michele Mascia