Un rinvio e due sì nel 9° Consiglio regionale dall’inizio dell’anno. Nonostante la proposta di legge sulla democrazia nei partiti fosse bipartisan, l’accordo è mancato comunque. Così la Puglia non è al momento (se ne ridiscuterà il 1 luglio) diventata la prima in Italia ad avere recepito nel suo ordinamento l’art.49 della Costituzione, ma è la prima ad approvare una legge per rendere più belle e vivibili le nostre città.
La legge votata a maggioranza prevede misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio. Con 17 articoli riconosce l’interesse pubblico all’ideazione e realizzazione di opere di architettura e trasformazione del territorio. Il capitolo nel bilancio regionale ammonta a 25mila euro e potrà contare nei prossimi esercizi su risorse comunitarie. Un osservatorio verificherà l’attuazione delle norme regionali e di quelle statali del 1960, per “l’abbellimento” degli edifici pubblici con opere d’arte. La Regione promuoverà la valorizzazione del patrimonio di architettura moderna, sosterrà la formazione e la ricerca in campo architettonico e urbanistico, incentiverà il confronto di idee e progettualità. Un concorso annuale, il premio Apulia, premierà le opere di architettura contemporanea e di urbanistica. Sì a maggioranza anche a una seconda legge urbanistica. Incentiverà a costruire applicando le tecniche del risparmio energetico. Significa sostanzialmente che gli edifici dovranno essere più autonomi per il fabbisogno energetico, alimentandosi con pannelli fotovoltaici per l’autosufficienza energetica e con pannelli solari per la produzione di acqua calda, con elettrodomestici a minimo consumo energetico e con utilizzo dell’acqua piovana e realizzati adottando materiali naturali. Il Consiglio è stato preceduti da una veloce giunta che a sua volta ha posticipato alla prossima settimana l’intesa sui 10 milioni mancanti dell’assestamento di bilancio (di cui in aula si discuterà con la doppia seduta del 16 e 17 luglio). Si tornerà in via Capruzzi martedì e mercoledì per la legge sulla trasparenza e le linee del Piano regionale dei trasporti.