E’ l’allarme/sfogo che l’ex assessore comunale Paolo Rosiello, attraverso il quotidiano l’Attacco, sottolinea.
Il Gargano è sempre più distante?
Il Gargano ha dimostrato ancora una volta la sua debolezza politica, la sua divisione di campanile e di prospettiva. La rappresentanza di un garganico nella Giunta della Provincia, come era prevedibile non è stata garantita. Il nostro è solo un gridare al vento. Non ci ascolta nessuno, tanto le dirigenze provinciali sanno come fare per prendere i nostri voti sempre e comunque. Il Gargano politico è come la terra di babele. Tante voci dissonanti e ognuno per se. Nonostante l’istituzione di enti sovracomunali come la Comunità Montana ed il Parco, in cui tutti i comuni sono rappresentati e dove dovrebbe discutersi del territorio nella sua interezza, i singoli sono impegnati, spesso, a portare qualche piccolo risultato perla propria parte, dimenticando il grave isolamento del Gargano, non solo dalla Provincia, ma anche dalla Regione e dalla molteplicità di enti ed organizzazioni comprensoriali che da noi sono lontani nei programmi e nell’interesse strategico. Possiamo dire di essere rappresentati alla Regione: da un Presidente che alla Bit di Milano, qualche anno fa, anziché promuovere le aree turisticamente rilevanti, pronuncia, come riportato da radio e giornali, frasi gravemente lesive per la nostra immagine? O da un solo assessore regionale della nostra provincia, che, forse per questo, non riesce ad incidere? o dalle segreterie provinciali dei partiti di governo e di minoranza presenti nel consiglio regionale che non hanno mai prodotto un documento politico specifico per il Gargano, su cui impegnarsi concretamente? Cosa è successo dopo gli incendi del 2007 che hanno causato danni enormi all’immagine del promontorio in un momento difficile per l’economia nazionale e con gravi riflessi sul turismo? Quali specifiche campagne promozionali e/o quali iniziative incentivanti ha attivato la regione a tutela di tanti operatori del turismo, del commercio, dei servizi e di altri settori economici? Che pur se tenaci, si sentono sempre più soli a giocare una partita che non possono vincere: senza infrastrutture, di cui si perde ogni giorno la speranza di realizzazione, senza una promozione mirata e coordinata e con strutture organizzative come APT/IAT ridotte sempre più a baracconi burocratici, con scarsissime risorse per svolgere funzioni di informazione e promozione, senza un chiaro e deciso piano d’intervento per la nostra provincia, che con il 60% dei posti letto di tutta la regione, non ha in proporzione attenzione ed interesse a danno di una offerta turistica complessiva non più adeguata sui mercati, stante la concorrenza di altre zone d’Italia sempre meglio organizzate nei servizi. Quanto sopra evidenziato vuole essere un chiaro segnale al Presidente Pepe, che dovrebbe conoscere questi ed altri aspetti negativi della nostra provincia, e proprio perchè ha annunciato che intende dare attenzione al turismo, voglia, anche se ha negato la rappresentanza al territorio, considerare interlocutori privilegiatigli amministratori comunali del Gargano ed i rappresentanti di categoria di un patto di rilancio e sviluppo.
Paolo Rosiello
operatore turistico
ed ex amministratore
della cosa pubblica a Vieste