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«Subito interventi per il caro-gasolio»

L’appello di Coldiretti Puglia al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore alle Risorse Agroalimentari. Gli imprenditori agricoli chiedono l’abbattimento delle accise. 
La Coldiretti Puglia con un comunicato torna ancora una volta sul problema del caro-carburanti e con una lettera al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore alle Risorse Agroalimentari chiede interventi immediati per porre rimedio al notevole disagio che gli imprenditori agricoli stanno vivendo.

Sul fronte «regionale» la Coldiretti Puglia chiede «l’adozione di un provvedimento di Giunta con valenza retroattiva dall’1 gennaio 2008 – scrive il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – per implementare la voce corrispondente al consumo medio per le operazioni colturali. Altrettanto dirimente e urgente l’azione di carattere politico – chiede ancora Salcuni nella lettera – affinchè anche per l’agricoltura vengano adottate misure calmieratrici dei prezzi dei carburanti, con una riduzione delle accise per compensare l’impennata dei costi energetici».

L’agroalimentare, come la pesca, è un settore fortemente condizionato dal caro petrolio che incide fortemente sulle fase produttiva. Il gasolio ha sostituito quasi completamente la benzina per le lavorazioni dei terreni e la trasformazione dei prodotti, ma anche per la conservazione degli alimenti ed il trasporto, dato che l’86%delle merci in Italia viaggia ancora purtroppo su strada.

Per l’attività di allevamento i costi sono aumentati del 13%, con punte del 15% per i bovini, mentre per le coltivazioni gli oneri sono cresciuti per grano e riso dell’11% e del 12% per il mais. «L’aumento del gasolio – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – si ripercuote anche indirettamente sull’attività agricola con una vera esplosione dei costi di coltivazione per agrofarmaci e soprattutto fertilizzanti il cui prezzo è quasi raddoppiato nell’ultimo anno.

L’impatto è rilevante sull’attività di allevamento che insieme al boom dei costi energetici deve fare i conti con l’aumento delle spese per l’alimentazione, con i mangimi che sono aumentati fino al 50% per le mucche da latte. Del resto, il prezzo del gasolio alla pompa ha superato quello della pasta al dettaglio per effetto dei rincari record che si sono verificati negli ultimi mesi».

Nell’ultimo anno il tasso di aumento tendenziale del prezzo del gasolio (+26,2%) è stato decisamente superiore a quello della pasta (+20,4%), secondo i dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione nel mese di maggio. Si tratta di un esempio di come il forte aumento del costo del petrolio è destinato a modificare i comportamenti di acquisto dei consumatori con effetti su viaggi, trasporti e alimentazione.