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Sannicandro: “No al piano Parco”

Dubbi in Consiglio Comunale. Le limitazioni sarebbero estremamente penalizzanti. “Troppi vincoli non ci convincono”. Ha espresso un pa­rere "condizionato" al piano del Parco na­zionale del Gargano in via di adozione, il consiglio comunale di San Nicandro Gar­ganico, sulla base di una serie di osserva­zioni in merito a vincoli e disposizioni in materia urbanistica e di gestione del ter­ritorio, ritenute penalizzanti per lo sviluppo economico e sulle quali si era già espresso negativamente l’Ufficio Tecnico comunale. Estremamente critica l’opposizione (con i consiglieri Luigi Bortone, Mario Giordano e Michele Caruso che hanno espresso voto contrario e Vincenzo Libero astenuto) per il mancato coinvolgimento delle associazioni e delle categorie produttive su un tema ri­tenuto di grande importanza per le comunità il cui territorio ricade nell’area del Parco, contestando alla maggioranza anche i tempi strettissimi per la discussione in consiglio che non avrebbero consentito un adeguato approfondimento dell’argomento. Un tema, che anche la maggioranza ritiene non si esaurisca con il parere espresso, reputando necessario discuterne in maniera ampia ed approfondita, con forme di concertazione estese a tutte le categorie ed ai cittadini, ma anche tramite una interazione tra Comuni. Si tratta di decisioni che vanno prese dalle comunità del Parco – ha dichiarato Nazario Bizzarri, consigliere del Pd-, soprattutto per­chè il nostro è un territorio fortemente an­tropizzato, che richiéde siano attivate non solo partecipazione e concertazione interne, nei Comuni, ma anche forme di interazione ed interlocuzione esterne, tra Comuni. At­tività congiunte – ha continuato Bizzarri – per dare forza al turismo e alle attività ma­rittime, magari anche consorziandosi, nell’ottica dello sviluppo sostenibile".
Altra questione di grande interesse af­frontata in consiglio comunale riguardava, invece, il parere espresso dal Comune di San Nicandro in merito alla proposta di modifica dello statuto della Fondazione Zaccagnino. Anche su questo accapo una serie di con­testazioni sono state avanzate dalla mino­ranza consiliare sia riguardo al metodo (pa­rere inviato alla Regione senza la preventiva discussione in Consiglio Comunale) per il quale l’opposizione ha fatto ricorso anche al Prefetto.