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Locali pubblici (e non solo) senz’acqua a Vieste

Esercenti esasperati: “costretti a respingere i clienti dopo la mezzanotte”. Una volta finite le scorte delle autoclavi bar e gelaterie non possono più lavorare.

 

Acqua con il contagocce dai rubinetti di Vieste. Scor­te contate per le abitazioni e per tutte le altre utenze: ma questa non è una novità per la «perla» del Gargano che con la sete ha ingaggiato una battaglia (persa, a quanto pare) che scoppia puntualmente a luglio e agosto con l’aumento dei consumi. La novità però sta nelle difficoltà in cui da qualche settimana si dibat­tono gli esercenti del 1~ pubblici. A sera, infatti, le scorte drammaticamente si restringono per bai; risto­ranti, pub, insomma in tutti i locali notturni che affida­no alla «movi­da» estiva la fetta più impor­tante dei gua­dagni annuali. A sentire al­mi esercenti che si sono la­mentati. L’in­conveniente ri­schia di manda­re a monte l’in­tera stagione. «Ci hanno di­strutto l’estate – dice Giorgio Pagano, titola­re del Blu bar di viale XXIV maggio – arrivata una certa ora non posso più fare i caf­fè né lavare i bicchieri per­chè si è esaurita la scorta dell’autoclave. Andiamo manti così da diverso tem­po, ma a nessuno pare tutto questo importi nulla fatta eccezione per gli avventori del locale s’intende. E’ così che vogliono fare il turismo a Vieste? Non possiamo – ag­giunge – ricorrere sistema­ticamente alle tazzine mo­nouso pur di non trattenere la gente, così facendo diamo una brutta immagine del nostro esercizio e dell’ospi­talità. “Non vogliamo essere presi in giro, noi vogliamo lavorare e basta. Possibile che qui tutti fanno finta di niente?». Basta bussare a caso per rendersi conto che la fru­strazione e le difficoltà di operare in questo stato ri­guardano un po’ tutti. Alla gelateria Sottozero di piaz­za Kennedy rispondono di essersi organizzati alla me­glio per, fronteggiare l’emergenza: «Sappiamo che alle 18.30 l’acqua non viene erogata più e così cer­chiamo di risparmiarne il più possibile per non resta­re spiazzati quando la clien­tela aumenta nelle ore se­rali. Accade però a volte che la pressione dell’acqua è fle­bile durante la giornata per cui l’autoclave non fa in tempo a riempirsi. Così qualche volta siamo rimasti anche noi senz’acqua. Ci di­cono – aggiunge una dipen­dente- che l’acquedotto non può farei nulla dal momen­to che a Vieste in estate le utenze raddoppiano e le condotte non ce la fanno a sopportare l’aumento dei consumi. Però noi è da una settimana che abbiamo que­sto genere di problemi: sa­ranno aumentati ulterior­mente i turisti, o forse c’è stato un guasto nelle con dotte». Alla gelateria Rossini il signor Antonio Grima ha un diavolo per capello: «Sì è otturata pure la fogna, non abbiamo l’acqua e galleg­giamo sulla m,.. Così se un cliente mi chiede di poter usare i1 bagno devo inven­tare una scusa. Ma si può lavorare in questo stato? L’acqua va e viene, sabato l’abbiamo avut­a imo alle 20.30, a volte va via prima. Quel che è certo è che di notte non ne esce un goc­cio dai rubinetti fino alle 6 del giorno successivo».