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Piano Salute promosso a metà. I medici: “Costa troppo”

“Servono più interventi per l’assistenza domiciliare”

 

Non lo bocciano, ma nemmeno sono completamente convinti della bontà del Piano della salute approvato mercoledì scorso dal consiglio regionale. Le perplessità dei medici di base pugliesi riguardano, innanzitutto, la copertura finanziaria di un Piano «mastodontico», che promette di rivoltare come un calzino l’attuale impostazione della sanità regionale. Questo è il primo punto interrogativo che si pongono i camici bianchi. Ma poi c’è la vecchia disputa ospedale-territorio. Prevenzione e medicina del territorio sono – a detta del governatore Nichi Vendola e dell’assessore alla Salute, Alberto Tedesco – due capisaldi del Piano. Il documento in effetti prevede, per il triennio 2008-2010, che si destini alla prevenzione il 5 per cento delle risorse disponibili, il agli ospedali, il 51 alla medicina territoriale. Ci sono troppi ospedali, dice anche il Nano.