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Peschici/ Italia Nostra propone il Gargano come area pilota contro gli incendi

«Il paesaggio è un diritto quotidiano di cittadinanza, quel diritto di sentire e di godere un patrimonio che ci appartiene; un bene pubblico ad collettivo, per noi e le generazioni future». Si può sintetizzare con le parole di Nello Biscotti, componente del gruppo di ricerca dell’università delle Marche, coordinato da Edoardo Biondi, il messaggio lanciato a conclusione del convegno sul tema del paesaggio perduto, organizzato dalla sezione «Gargano» di Italia Nostra. Menuccia Fontana, presidente dell’associazione ha spiegato che Peschici era un paese bellissimo di case bianche, di ulivi secolari e a valle distese di fico d’India. «Oggi – ha sottolineato a molte di quelle case bianche è stata tolta l’identità; sovrastate
da mansarde in legno, hanno perso la loro primitiva bellezza, la valle distrutta da un disordine urbanistico che certo non risponde alle richieste di un turismo di qualità, tanto invocato per il Gargano. Un paesaggio aggredito e non rispettato, la febbre edilizia che consuma il suolo contro l’agricoltura tradizionale e non ha significativi punti di contatto col territorio che presto potrà diventare un deserto di asfalto e cemento e avrà ripercussioni enormi anche in termini di calamità naturali». Scontato il riferimento al 24 luglio 2007, quasi una metafora per questo territorio, il dissennato consumo del suolo è diffuso. «La catastrofe di Peschici – ha spiegato Nello Biscotti – può insegnarci a ridisegnare il nostro rapporto con lo straordinario paesaggio costiero del Gargano, sul quale si regge l’industria turistica. Un disegno che deve poggiare su principi scientifici. La scienza della vegetazione può dirci molto anche in merito agli incendi e aiutarci ad affrontarli e a gestirli>>.
L’area garganica può prestarsi come esperimento pilota a carattere nazionale per un nuova programmazione del verde, che si rivolga cioè alla pianificazione del territori tutto e delle aree naturali in particolare, secondo logiche di rispetto della salvaguardia della vita umana, degli ambiti naturali e delle economie locali che incidono su detti territori.