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Classi ponte, Mauro: modello diffuso in Europa

Le classi speciali per immigrati sono un modello diffuso nelle scuole d’Europa, secondo Mario Mauro di Forza Italia, vicepresidente del Parlamento europeo. ‘Si potrebbe seguire – scrive in un intervento su Ilsussidiario.net – l’esempio tedesco, dove i bambini immigrati in età scolare, che possono partecipare alle lezioni senza gravi difficoltà di linguaggio sono inseriti nelle classi secondo la loro età e capacità. La percentuale di bambini immigrati per ogni classe non supera il 20%. Se gli scolari immigrati nella classe sono in proporzione superiore a 1/5, vengono istituite delle classi speciali (per ragazzi della stessa età) per i bambini immigrati che saranno istruiti in tedesco e secondo i curricula della scuola tedesca. Ci sono tre tipi di corsi speciali: di base, avanzati e di supporto’. ‘Un anno prima della registrazione nella scuola elementare, i figli di immigrati – scrive l’esponente azzurro – devono fare un test di lingua, e se non lo passano, sono invitati a seguire un corso di lingua presso l’asilo o presso la scuola elementare stessa. Il corso di lingua è rivolto ai figli di famiglie immigrate nati in Germania o arrivati in Germania ancora molto piccoli. Circa il 50% dei figli di immigrati necessitano del corso’. Secondo Mauro ‘il solo mettere insieme persone provenienti da culture diverse non basta a costruire le condizioni dell’integrazione. La ferita della discriminazione può rimanere aperta per tutta la vita, se un bambino non possiede una base prima di tutto linguistica per potersi inserire in un contesto ignoto’. ‘Il diritto europeo stabilisce l’uguaglianza di trattamento – conclude Mauro – dei bambini cittadini dei vari stati e dei figli di genitori cittadini di paesi terzi e di residenti da lungo tempo. La competenza nella lingua di insegnamento è ovviamente una priorità fondamentale. Nessuno scandalo in Germania ma esempi di integrazione in un contesto ancora più multietnico del nostro’.