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Università: Volpe vuol cancellare i corsi decentrati

"Non è un’aula in ogni campanile che crea il legame tra l’Università ed il territorio". Con queste parole il rettore dell’Università degli Studi di Foggia, Giuliano Volpe, nel corso della cerimonia per il passaggio di consegne ha annunciato la fine della fase di decentramento dei corsi di laurea che l’Ateneo foggiano negli anni scorsi ha dislocato tra Cerignola, Lucera, Manfredonia, San Severo e San Giovanni Rotondo, corsi che costano ogni anno ai Comuni e all’Università 2 milioni di €.  Una spesa esorbitante, soprattutto se si considera che gli studenti frequentanti in media sono solo tra i 15 e i 20. Tanto per non perdere tempo prezioso, Volpe si è messo subito al lavoro convocando, già per il prossimo 6 novembre, i sindaci dei Comuni interessati per discutere delle convenzioni in atto. La decisione di Volpe viene accolta positivamente dal primo cittadino di Cerignola Matteo Valentino che da oramai 2 anni chiedeva, inascoltato, la chiusura del corso di laurea in Scienze delle produzioni e marketing agroalimentare costato al comune ofantino qualcosa come 205 mila euro l’anno. Un corso mai decollato – afferma Valentino – dal momento che a Foggia ne esiste uno simile. Dello stesso avviso anche il Comune di Manfredonia. Di tutt’altro parere, invece, il sindaco di San Severo, Michele Santarelli. Il consiglio comunale ha già approvato un ordine del giorno per impedire la sospensione dei corsi di laurea che ogni anno costano al comune 350 mila €, ma per attivare i quali lo stesso Comune ha investito 2 milioni e mezzo di € per creare la cittadella universitaria. Completamente diversa la situazione per quel che riguarda San Giovanni Rotondo. I corsi di Laurea della Facoltà di Medicina si svolgono, infatti, all’interno di Casa Sollievo della Sofferenza. La convenzione stipulata quindi tra Ateneo e Struttura Ospedaliera privata, non essendo a carico del Comune, potrebbe giustificare il mantenimento dei corsi di Laurea.