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San Marco in Lamis – Il sindaco vieta somministrazione cibo cani randagi

 

Il primo cittadino di San Marco in Lamis, Michelangelo Lombardi ha vietato la somministrazione di cibo ai cani randagi. Lo denuncia l’Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa) la cui presidente nazionale, Carla Rocchi, ha inviato una lettera al sottosegretario alla Salute Francesca Martini, al prefetto di Foggia, all’assessore regionale alla salute pugliese e allo stesso sindaco di San Marco in Lamis.

Con un’ordinanza del 3 novembre scorso, Lombardi – denuncia l’Enpa – vieta ‘ogni tipo di somministrazione e deposito di cibo sul suolo pubblico per il sostentamento dei cani randagi’. Nel provvedimento definisce ‘cattiva abitudine’ e ‘deprecabile comportamento’ il dar da mangiare ai numerosi randagi del paese. L’Enpa chiede al sindaco di revocare l’ordinanza, al prefetto di richiamare l’amministratore all’applicazione delle norme nazionali e regionali e all’assessore regionale di verificare erogazione – e utilizzazione – di fondi pubblici al Comune di San Marco in Lamis contro il randagismo. ‘E’ evidente – sottolinea Carla Rocchi – che se nel territorio del Comune di San Marco in Lamis il fenomeno del randagismo è così diffuso al punto da richiedere la firma di una ordinanza così restrittiva, i problemi legati alla presenza di cani vaganti non sono stati sufficientemente affrontati, negli anni, dall’amministrazione: in quel centro la legge sul randagismo non sembra essere stata applicata finora’. Secondo l’Enpa, Il provvedimento del sindaco di San Marco in Lamis si pone tra l’altro in contrasto con la recente ordinanza del ministero della Salute relativa alle misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina; ordinanza ministeriale che impone ai Comuni di identificare e di registrare in anagrafe canina i cani trovati o catturati sul territorio.