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Come razionalizzare consumi

Razionalizzare i consumi di energia risparmiando risorse e riducendo l’impatto sull’ambiente è un obiettivo che riguarda il singolo, le imprese e le amministrazioni locali. In questo contesto, il settore
dell’illuminazione rappresenta uno di quei campi di applicazione dove un’informazione più matura sulle possibilità originate dall’evoluzione tecnologica può generare grandi risultati.

I consumi medi in Italia sono dell’ordine di 150/200 kWh/m2 e il31 %
dell’energia elettrica è utilizzata in ambito residenziale, in uffici o
in aree commerciali. Una fetta rilevante dei consumi finali di
elettricità, in modo differenziato a seconda del settore, è legata
all’illuminazione, con un consumo che per il 2006 è stimabile in circa
33 TWh (T=Tera=Mille Miliardi). Di questi, circa il 29-34% è
riconducibile al terziario, il 30-35% al residenziale, il 19% al settore
industriale e il 15-18% all’illuminazione pubblica. Nel settore
domestico la quota di energia elettrica consumata è superiore ai 9 TWh,
con una crescita media annua stimata in oltre il 2%.

Nella pubblica illuminazione il consumo elettrico ha seguito negli
ultimi anni un trend crescente in linea con la crescita nazionale,
attestandosi, nel 2006, a 6,3 TWh annui. Questo dato risulta
particolarmente importante sul lato dei costi: in soli dodici mesi a
partire dal primo trimestre 2005, il costo dell’illuminazione pubblica,
mediamente il 15-25% della spesa corrente di un Comune, è cresciuto del
28,4% a causa di due fattori: l’incremento del costo dell’energia
elettrica e l’aumento della domanda di illuminazione per la sicurezza e
la qualità di vita.

Al tasso di crescita attuale ogni comune avrà un raddoppio dei consumi
ogni quindici anni, peso che risulterà ancora più marcato se
consideriamo il trend del costo dell’energia.