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Monte Sant’Angelo: Legambiente, ruspe distruggono paradiso

Sono intervenuti nel peggiore dei modi, con le ruspe, frantumando gli scogli e tagliando la costa alta: ‘Così è stato distrutto il paradiso della costa di Macchia, la frazione di Monte Sant’Angelo: ‘Chiancamasidd”. Lo denunciano i responsabili di Legambiente i quali ricordano che i montanari sentivano quel posto ‘come il loro mare’.  ‘Ne amavano tutto: la quiete, la naturalità, la storia. Perchè – si sottolinea – a Chiancamasidd sbarcarono i pirati saraceni quando, in una serena alba di un giorno qualunque della prima metà del Seicento, da terra attaccarono e saccheggiarono Manfredonià’. ‘Ora – sottolinea Legambiente – è irrimediabilmente distrutto in nome di una idea devastante di sicurezza. Da anni le amministrazioni pensano che per rilanciare il turismo balneare a Macchia si debba intervenire con i mezzi pesanti. Per creare sicurezza e per fare spazio a ‘spiaggette’ che durano il tempo che arrivi una mareggiata’. Interventi ‘da macellaio sul territorio’. Legambiente chiede al Comune di Monte Sant’Angelo, il blocco immediato dei lavori, la copia del progetto dell’intervento a Chiancamasidd e la lista di eventuali progetti simili in corso di autorizzazione.