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Lettera aperta al Sindaco di Orsara Di Puglia

Gentilissimo sindaco, mi chiamo Gennaro Tedesco. Non credo che ci conosciamo personalmente, mi presento: vivo nella sua stessa Provincia dove svolgo l’attività giornalistica, ho lavorato per l’agenzia di stampa Il Grecale, per l’emittente televisiva Tele Foggia, per Teleregione e attualmente scrivo per il Corriere del Sud, qualche volta per il quotidiano l’Attacco e collaboro con la rivista nazionale La Nuova Ecologia.  Le scrivo questa lettera perché insieme a mia moglie ed a una coppia di amici che vivono a Milano sono reduce da una pessima esperienza nel suo Comune. Le faccio una veloce premessa: sono rientrato in Puglia dal 2005 dopo aver vissuto dodici anni della mia vita a Bologna, e tra i tanti motivi per cui sono rientrato c’è anche quello che mi interessa dare un contributo di crescita e sviluppo al nostro territorio. Per questo capodanno ho convinto mia moglie e i mie amici che valeva la pena passare due giorni a Orsara di Puglia: arrivo il 31 pomeriggio a Orsara, sistemazione in albergo o affittacamere, cena dallo chef Peppe Zullo,  il giorno dopo visita al museo Diocesano di Bovino, Cattedrale, pranzo a Troia, visita alla Cattedrale e rientro. Ovviamente l’idea pare buona a tutti, sopratutto dopo aver parlato benissimo del lavoro che sta facendo per il suo comune, elogiato Peppe Zullo, della valorizzazione dei prodotti tipici, la qualità e lo slow food:  parto per organizzare il tutto. La mia prima telefonata è a Zullo dove prenoto per il cenone e chiedo anche la possibilità di affittare una suite, dove però, purtroppo, non c’è disponibilità per dormire. Allora mi viene in mente la conferenza che lei ha tenuto a Monte Sant’ Angelo durante Festambiente Sud e dove elencava con soddisfazione il numero di affittacamere e alberghi, cerco su internet il sito del suo Comune e trovo una lista di affittacamere sotto la voce “ospitalità”. Inizio a telefonare e le prime due strutture non hanno posto, penso all’ottimo lavoro che state facendo e ciò mi fa pensare di aver scelto bene. Alla terza telefonata mi risponde una signorina che mi dice di avere quello che fa per noi: due stanza, ottima visuale per venticinque euro a persona compresa la prima colazione. Affare fatto, confermo la prenotazione. Arrivo ad Orsara e mi reco nell’affittacamere che ho prenotato, veniamo accolti da un giovane che con una punta di imbarazzo ci fa compilare i moduli per il pernottamento e io stesso chiedo di poter pagare prima per tranquillità. Dopo questa breve chiacchierata con il gestore e dopo aver pagato cento euro, ci fa strada e ci accompagna al piano di sopra di quello che sembrava un accogliente edificio nel borgo antico di Orsara. Al piano di sopra è arrivata la sorpresa, ci siamo ritrovati in un incubo. Era un sottotetto con un cucinino piccolissimo e un bagno ancora più piccolo e maleodorante , senza nessun criterio igienico e senza acqua calda. Le stanze ancora peggio, una con un piccolo lucernario e l’altra  non era una stanza ma un terrazzo, con una copertura in lamiera e una serie di finestre a chiusura dell’evidente abuso edilizio, senza oscuranti con un lavandino da cucina in bella mostra e ovviamente gocciolante. Le risparmio la descrizione dell’arredo recuperato chi sa dove. La colazione che ci è stata lasciata sul piccolo tavolo in formica della cucina consisteva in un pacco di fette biscottate inumidite, un pandoro già aperto e una confezione di latte in cartone. Ovviamente mi sono lamentato con il gestore della struttura che mi ha risposto che ero il primo cliente a lamentarsi, ho chiuso la discussione dicendo che sarei rimasto il quella topaia a dormire solo perché era tardi e non avevo nessuna voglia di cercare altro. Caro sindaco, i suoi discorsi sulla qualità, sull’accoglienza sulla crescita e sviluppo del territorio di Orsara si sono infranti di fronte alla faccia tosta del suo concittadino a cui, le ricordo, sono arrivato tramite il sito internet del Comune. Meno male che la cena da Zullo è stata eccezionale e i miei amici provenienti di Milano potranno dire: ad Orsara si dorme malissimo ma si mangia benissimo. Faccia qualcosa, almeno tolga quel numero di telefono dal sito, se proprio non riesce a far chiudere quella struttura che dubito possa avere i permessi necessari per svolgere l’attività, o meglio voglio sperare che nessun tecnico del Comune abbia firmato le dovute autorizzazioni. Le faccio questa segnalazione per puro spirito costruttivo sperando di evitare ad altri di essere truffati e perché amo questo territorio che purtroppo fa fatica a capire l’accoglienza. Le auguro un felice 2009.
Gennaro Tedesco