Si estenderanno nei prossimi mesi anche al golfo di Manfredonia le operazioni di monitoraggio dei fondali. Si tratta di operazioni che sono finalizzate alla individuazione di ordigni bellici e alla successiva messa in sicurezza dei siti. A condurre gli interventi è un piccolo gruppo di esperti, guidato da Luigi Alcaro, che per conto del NURC (Nato Undersea Research Centre) sono impegnati nell’esplorazione dei fondali pugliesi, ma quali? La scelta è caduta sui fondali che furono, in maniera più o meno forte, colpiti dai bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale. Attualmente le ricerche sono in corso nei fondali dinanzi a Bari.
L’attività di investigazione, per così dire, è affidata all’AUV (Autonomous Underwater Vehicle) e si avvale di un piccolo, davvero piccolissimo sottomarino di colore giallo. E’ un mezzo simile ad un siluro, dotato di sonar a scansione laterale.