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Al via la fase operativa tra Università FG e il Piano strategico di area vasta “Capitanata 2020”

Parte con la costituzione di un tavolo tecnico la fase operativa del progetto di cooperazione tra l’Università degli Studi di Foggia e il piano strategico di area vasta del Comune di Foggia “Capitanata 2020” che mira alla creazione di una filiera turistica organizzata in maniera da essere riconosciuta come Sistema Turistico Locale in grado di produrre benefici sull’Area vasta. Il gruppo di lavoro, costituitosi nel pomeriggio di ieri presso il Laboratorio di Pianificazione strategica del Comune di Foggia, si occuperà, sulla base di quanto concordato con la Regione Puglia, della creazione di una gerarchia del parco progetti, valorizzando gli obiettivi di indirizzo e le “dorsali” individuate dal Piano  strategico.

In quest’ambito un focus specifico riguarderà il “Sistema dei Percorsi” che, nel metaplan trasmesso alla Regione Puglia nell’autunno scorso, si articola, fra l’altro nel Sistema dei Tratturi e nel Sistema degli Ipogei, immaginato per sostenere le politiche di destagionalizzazione e di intervento sulla rete dei beni culturali emerse come prioritarie nel dialogo che ha coinvolto istituzioni e partenariati socio-economico dell’area vasta.

Dall’obiettivo di indirizzo “Produzione e Servizi”, tale attività si spingerà fino ad integrarsi con le progettualità dell’obiettivo di indirizzo “Città e Solidarietà”, in particolare sul “Sistema di fruizione dell’Archeologia e del patrimonio connesso”.
Tale progetto consiste in un set di interventi che va dai Campi Diomedei di Foggia a Herdonia, dal Parco Archeologico di Siponto alle aree archeologiche di Monte Pucci e Monte Tabor a Vico del Gargano, dalla realizzazione di un parco archeologico a Monte Granato di San Marco in Lamis al Parco archeologico e paesaggistico di Monte Saraceno di Mattinata con la messa in rete di siti e musei archeologici del Gargano, dal restauro urbanistico ambientale delle Fosse Granarie in Piazzale San Rocco a Cerignola al Parco Archeologico dell’Alto Tavoliere e in connessione con analoghi progetti dell’area vasta dei Monti dauni relativi ai siti storici archeologici.

«Dobbiamo confermare la nostra strategia tendente a non disperdere le risorse in una semplice lista della spesa e a indirizzare gli sforzi progettuali verso la vision dell’innovazione e delle connessioni per aumentare tutti i valori costitutivi della qualità della vita», commenta l’assessore all’Urbanistica, Michele Salatto, neodelegato a svolgere le funzioni connesse al ruolo di capofila che il Comune di Foggia riveste nel Piano strategico.

«L’Università degli studi di Foggia – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, Giulio Volpe –  conferma la scelta di operare in un clima di leale e fattiva cooperazione con gli enti locali e con le organizzazioni imprenditoriali, culturali e sociali, per lo sviluppo della Capitanata, offrendo il proprio contributo di idee e di competenze. Il notevole patrimonio culturale e paesaggistico della Capitanata, finora assai poco valorizzato, potrà rappresentare uno dei settori principali di crescita e di occupazione, soprattutto se si sapranno individuare forme innovative di fruizione anche con l’ausilio delle nuove tecnologie».

Il gruppo di lavoro, coordinato dal project manager del Piano, Francesco Paolo Affatato, è composto da Massimiliano Mancini e Giovanni Dello Iacovo, per il Laboratorio di Pianificazione strategica del Comune di Foggia; Angelo Valentino Romano, Roberta Giuliani, Pasquale Favia, Danilo Leone, Maria Turchiano, Saverio Russo e Antonio Tritto per l’Università degli studi di Foggia.