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Vieste/ E’ nato il ’Consorzio del Porto’

La situazione del porto di Vieste non è delle più rosee, per usare un eufemismo. L’occasione per fare il punto della situazione l’ha data proprio il tentativo di organizzare la tappa del Giro d’Italia a Vela che invece arriverà a Manfredonia. Alla opportunità, però, ha dovuto rinunciare, seppure a malincuore, la Lega Navale di Vieste, che pure è riuscita ad ospitare, con grande efficienza, altri appuntamenti.  “Già con difficoltà”, ha rivelato il Presidente Francesco Aliota, “abbiamo ospitato la Pizzomunno Cup, fornendo elettricità con generatori. Per il Giro, abbiamo voluto evitare brutte figure alla città di Vieste. Conosciamo i nostri limiti: il porto deve essere ancora completato con l’infrastrutturazione necessaria”. Aliota ha rilevato l’incongruenza dell’ordine di realizzazione dei lavori del Porto. “Una volta fatti banchine e frangiflutti, si doveva dragare il fondo per ricavare in tutte le aree una profondità adeguata. Invece non e stato fatto e mentre al molo dei pescherecci, le eliche dell’imbarcazioni hanno creato un fondale adatto, in altri punti la profondità media è di soli 2m, inadatta anche alle barche a vela di media grandezza”. In altri punti, anzi, l’acqua non supera i 50 cm. Per questo, il porto di Vieste non ha ancora superato il necessario collaudo. Il dragaggio era stato stralciato dal progetto complessivo, per affidarlo all’aggiudicatario della gestione. Ma vicende burocratiche e giudiziarie hanno interrotto l’iter dell’appalto e ora occorreranno tempi lunghi per sbloccare la situazione. Per accelerare, gli operatori del porto viestano hanno deciso di fare da sé. “Con altri 10 soggetti”, ha rimarcato Aliota, “abbiamo costituito l5 giorni fa un ’Consorzio del Porto’,che è in attesa di registrazione. Vogliamo almeno adeguare la parte sud del porto. Ci serviva un’entità legale titolata a chiedere fondi pubblici. Per prima cosa vogliamo procedere alla creazione di fondali adatti e rendere agibili le banchine”. All’operazione hanno partecipato Gargano Carburanti, la Lega Navale, Vieste Ormeggi, La Darsena,la società “Trimigno Francesco Paolo & C.”, il Centro Ormeggi -che assommano l5mila metri quadri di area in concessione- ed altri cinque piccoli concessionari di magazzini che credono nello sviluppo dello scalo viestano. “Altri sono ‘alla finestra”, conclude Aliota, “ma siamo convinti che presto si uniranno a noi per avere, almeno in parte, un porto degno di questo nome”.
L.C.S.
L’Attacco