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Sistemi Turistici Locali, ci sono davvero!

Quanti giorni sono trascorsi dal lontano 29 Marzo 2001, giorno memorabile in cui la Repubblica, finalmente riconosceva il ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico ed occupazionale del nostro paese nel contesto internazionale, per la crescita culturale e sociale della persona e della collettività tutta, al fine di favorire le relazioni tra popoli diversi? 2902, duemilanovecentodue giorni. Tanto c’è voluto per partorire un regolamento che attuasse i principi ispiratori della norma. Ed ora, che tutto è pronto?
Che ne sarà delle noiose e sterili discussioni che ponevano l’accento più sulle eterogeneità che sulla reale e indifferibile necessità di organizzazione di una offerta aggregata ed integrata di beni culturali, ambientali, attrazioni turistiche e prodotti tipici?
In tutti questi anni le conclusioni sono state le più disparate e, aggiungerei, le più sconclusionate. Ognuno preoccupato più di crearsi un alibi per l’esistente vuoto normativo che ingegnarsi nel sostenere ed affrontare il gap competitivo che mammano allontanava il tacco, lo sperone, dal resto della gamba.
Ora non è piu tempo di scuse!
Il legislatore regionale sembra addirittura essersi spinto oltre la portata dei modelli organizzativi originariamente concepiti. Vengono recepiti armonicamente un carattere di interregionalità (STI),  un carattere di preminente indirizzo pubblico (STT), un carattere di spinta innovativa (STP) e un carattere di peculiare tipicità (STR). E, anche se le disposizioni dell’art. 18 in materia di accesso, attuazione e misura delle fonti di finanziamento appaiono un tantino distanti dalla specificità del regolamento, nel complesso si può veramente essere sicuri di affermare che non sono più giustificati alibi di sorta.
La maturanda strategia di sviluppo coerente e condivisa dell’STL diventà di fondamentale e cruciale importanza, unitamente allo sviluppo e al coordinamento delle capacità (esistenti) progettuali ed imprenditoriali. Per citare le parole di Ostillio: "occorre fare un proficuo gioco di squadra".
Mi spaventano invece le parole di Gelormini "fare sistema, in definitiva, sarà prima di tutto un approccio mentale" per la reale consistenza di quello spauracchio che in fondo mi sembra di percepire nelle sempre attente e avanguardiste parole di chi di STL ne sa qualcosa in più. L’approccio mentale sarà la parte più dura da inoculare nelle distratte menti degli operatori, dei politici e di tutte quelle forze strumentali di guida del complesso processo di marketing turistico che, speriamo, ci siano davvero.
La puglia non è la prima, ma non è neanche l’ultima della classe. Le prospettive ci sono, davvero!

[jeremiah]