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Eolico a Vieste/ Invece di trastullaci dietro luoghi comuni e “dormire” dovremmo darci una mossa

Dalle assise di Palermo: Giscard D’Estaing, Ripa di Meana e i no-eolico

 

«Dietro l’eolico c’è una potente lobby finanziaria che è nostro dovere di uomini liberi smontare. Il vento è l’energia del passato il futuro sta nel solare». Così l’ex presidente della Repubblica francese, Valery Giscard d’Estaing, ha scaldato gli animi dei partecipanti alla «prima assise contro
l’impostura dell’eolico». Uno schieramento trasversale che va da Carlo Ripa di Meana a Vittorio Sgarbi, dal sindaco di Gela Crocetta al deputato An Granata, dalla Coldiretti al Wwf. Col sostegno dell’autonomista Raffaele Lombardo che pone la Sicilia in prima fila ‘ nella battaglia contro le pale. «Nonostante le contestazioni – dice il governatore – siamo riusciti a fermare la macchina  dell’eolico cominciando con l’imporre regole, inoltre abbiamo detto no al mega-impianto sui monti Iblei». Un commosso Ripa di Meana annuncia <da fine dell’isolamento di chi da anni si batte contro questo scempio del territorio>. Mentre Sgarbi si appella al capo dello Stato: «Se c’è una parte delle Costituzione che non si può toccare è quella sui principi e tra questi l’articolo 9 sulla tutela del paesaggio.
Napolitano intervenga contro stupro delle pale eoliche». Ma Legambiente storce il naso: «Torna in mente Benigni e la storia del problema più grave per la Sicilia: il traffico. Al posto del traffico ora c’è l’eolico».
A.SC.
Corriere della Sera – 28/03/2009