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La riforma federale è diventata legge

La riforma federale è diventata legge dello Stato. Il via libera del Senato è stato votato da Pdl, Lega (che raggiunge il suo traguardo fondativo: “Giornata storica” ha detto Maroni mentre in aula festeggiavano Bossi) e Italia dei Valori (“Votiamo non per fare un favore a una parte politica ma perché riteniamo che il Paese meriti l’innovazione” ha detto il capogruppo al Senato Belisario, leccese di nascita e lucano d’adozione). Il Pd si è astenuto e l’Udc ha votato contro. I voti favorevoli sono stati 154, i contrari 6 e 87 gli astenuti. “L’approvazione apre una nuova stagione. Va apprezzato il merito della legge delega per la svolta che rappresenta nell’assunzione di responsabilità degli amministratori nei confronti dei cittadini, delle istituzioni locali e dello stato centrale”. Il ministro Fitto agli Affari regionali, protagonista delle lunghe trattative con gli enti locali, richiama “la coerenza costituzionale in tema di perequazione che rende gli amministratori di ciascuna Regione responsabili verso il complesso delle Regioni”. Poi sul metodo della riforma che sarà a regime tra 5 massimo 7 anni dice: “Esprimo piena soddisfazione – ha detto Fitto – per questo esito che rende più agevole il complesso lavoro che ora si apre per dare sostanza ai principi resi ancora più solidi da un’ampia condivisione”. Entro 2 anni ci saranno i decreti attuativi, il primo servirà ad armonizzare i bilanci pubblici. Il federalismo sarà a regime al massimo nel 2016.