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Provincia di Foggia, primo bando in materia di formazione professionale

Stanziati 5 milioni 184mila euro.

 

 E’ stato presentato il primo bando provinciale in materia di Formazione Professionale.  Sono stati stanziati 5 milioni 184mila euro nei settori dell’agroalimentare, dell’artigianato, delle attività culturali, dell’edilizia e dello sviluppo sostenibile per  l’attivazione di 16 corsi di formazione, della durata di 1.200 ore ciascuno, per un numero complessivo di 288 allievi. Gli interventi di qualificazione sono rivolti esclusivamente a ragazzi che hanno assolto l’obbligo scolastico fino a 16 anni ed hanno abbandonato la scuola senza conseguire il diploma superiore. “Creare le condizioni per il rilancio e l’incremento occupazionale è il banco di prova principale sul quale misurare la capacità politica di un’Amministrazione locale. Il bando che la Provincia di Foggia presenta oggi, il primo bando della programmazione che abbiamo attivato in materia di Formazione professionale, è il segnale tangibile di una inversione di rotta operata da questa Giunta provinciale in un settore strategico, ma che purtroppo troppo spesso negli anni passati non è stato in grado di fornire al territorio risposte adeguate alle sue esigenze e alle sue necessità”. Così Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del primo bando emanato dall’assessorato provinciale alle Politiche Attive del Lavoro in materia di Formazione Professionale – relativo all’Asse IV, Capitale Umano – dopo il trasferimento alle Province della delega regionale. “L’Amministrazione provinciale – ha affermato il presidente della Provincia – si è mossa in questo ambito con intelligenza e senso di responsabilità sin dal suo insediamento. Non a caso siamo stati la prima Provincia della regione ad approvare il Documento di Programmazione, ancorandolo ad una visione moderna delle politiche del lavoro, concentrata sui bisogni del territorio e ancorata alle sue vocazioni, perché la Capitanata ha bisogno di formare professionalità spendibili sul mercato del lavoro su scala territoriale, abbandonando la prassi che nel passato ha formato figure che sono state costrette a rilevare successivamente l’assenza di un concreto segmento di inserimento lavorativo per i profili loro conferiti”. “Con questo bando – ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Leonardo Lallo – puntiamo ad introdurre nelle dinamiche occupazionali una più moderna concezione del lavoro ed una rinnovata cultura dei diritti. Abbiamo scelto di rispettare gli impegni che avevamo assunto nella definizione delle priorità territoriali, disegnando attraverso il Documento di Programmazione ed il Piano provinciale per la Formazione 2008-2009 una prospettiva di intersettorialità anche con gli altri strumenti di programmazione attivati in Capitanata”. Un impegno, questo, che l’assessore Lallo sottolinea essere ben chiaro soprattutto in riferimento agli ambiti produttivi individuati come riferimenti per le figure professionali che il bando punta a formare. “Abbiamo deciso di muoverci nei campi dell’agroalimentare, dell’artigianato, delle attività culturali, dell’edilizia, dello sviluppo sostenibile – ha sottolineato Lallo – perché sono gli ambiti che consideriamo coerenti con le specificità del sistema socio-economico della provincia di Foggia, nei quali deve innestarsi il processo virtuoso attivato da politiche di formazione professionale fondate sull’analisi di indicatori veri e reali. Sulla base di questa considerazione il bando che presentiamo oggi obbliga gli enti partecipanti a prevedere tre moduli speciali: uno di informazione e sensibilizzazione alle tematiche dell’ambiente, uno di formazione ed informazione relativo alle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed un terzo di formazione ed informazione relativo alle norme in materia di pari opportunità. Una netta discontinuità con il passato, dunque, declinata anche per ciò che riguarda il rapporto con gli Enti di formazione. Per evitare i ‘corsi-fotocopia’ l’avviso limita la partecipazione ad un massimo di tre progetti per Ente. Speriamo così di ottenere una diversa qualità dell’offerta formativa, stimolando la creatività e la competitività tra i tanti Enti accreditati nel territorio provinciale”.
“Siamo pronti ad affrontare la competizione finalizzata a creare le condizioni per produrre nuova e qualificata occupazione in Capitanata – ha concluso l’assessore provinciale – cogliendo tutte le opportunità offerte dal trasferimento della delega regionale, a cominciare da quella di dare un futuro alle nostre nuove generazioni e alla nostra terra. È un traguardo ambizioso, per il raggiungimento del quale apporteremo una sostanziale azione di modernizzazione anche ai Centri Territoriali per l’Impiego”.