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Il sindaco di Vico: «I rifiuti dipendono delle mareggiate, noi interveniamo spesso»

La spiaggia delle pietre nere sommersa da cumuli di immondizia. Le foto che pubblichiamo in questa pagina appaiono abbastanza eloquenti. Ce n’è abbastanza, sindaco, perchè i cittadini si sentano in dovere di puntare il dito contro l’amministrazione comunale di Vico.

«Sono stanco – risponde a bruciapelo Luigi Damiani – di sentire la stessa lamentela. Vado tutte le mattine a San Menaio, di buon’ora, in compagnia del comandante della Capitaneria di porto di Peschici (competente per territorio: ndr) proprio per verificare le accuse che mi vengono mosse».

Sindaco le condizioni della spiaggia libera di San Menaio sono pietose. Non può dire che la gente protesti inutilmente. «Guardi, quel degrado lo conosco anch’io. Ma, mi creda, è tutta colpa delle mareggiate. Ce ne sono state moltissime negli ultimi giorni. Dal 20 al 25 giugno abbiamo autorizzato una pulizia radicale di tutto il litorale. Ora siamo al punto di partenza».

Sulla spiaggia ci sono rifiuti che paiono star lì da più tempo. Ma il punto non è questo: il Comune svolge una regolare manutenzione? «Non c’è dubbio, abbiamo affidato alla ditta Sieco di Triggiano il compito di ripulire tutta la spiaggia di San Menaio. Certo, se i cittadini pretendono che anche la spiaggia libera debba essere ripulita ogni giorno non credo che ciò sia possibile».

Molti turisti che abbiamo intervistato dicono proprio questo: a loro non interessano i lidi attrezzati, se hanno scelto il Gargano è perchè vogliono prendere il sole in luoghi e spiagge ancora naturali. E invece trovano i rifiuti. «Di lamentele ne ho sentite parecchie, anche le più stravaganti. C’è chi ci accusa persino di aver importato la sabbia dalla vicina Rodi perchè con la costruzione del porto avrebbero fatto un robusto ripascimento fino al confine. Cosa non vera, naturalmente, non abbiamo importato sabbia da nessuno. Però si continua a dire».

Sindaco Damiani, i rifiuti sulla spiaggia delle pietre nere non sono però un’invenzione. «Faremo un altro sopralluogo, segnaleremo un’altra volta alla ditta il problema. Se dovessimo riscontrare che qualcuno non ha fatto il suo dovere potremmo anche ritirare l’appalto».

MASSIMO LEVANTACI