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Al Meeting di Rimini per saldare l’amicizia tra i popoli con culture e religioni ‘diverse’

Evento creato da Comunione e Liberazioni di Don Giussani.

 

Il Meeting di Rimini è l’evento creato da Comunione e Liberazione, il movimento fondato da Don Luigi Giussani, che ha compiuto 30 anni e che si propone oltre i confini dell’Italia per sviluppare l’amicizia tra i Popoli.

Personalmente, non sono aderente al movimento, ma faccio visita al Meeting da oltre 20 anni: ho potuto constatare di persona la costanza di un impegno dei tantissimi aderenti all’idea obiettivo di avvicinare la fraternità tra i Popoli che hanno diverse estrazioni culturali e religiose.

Nel tentativo che riscuote un crescente successo di larga e qualificata partecipazione, c’è stata sempre una concreta presentazione di Gesù Cristo, della Sua Vita, della Sua Parola, della Sua evangelizzazione nel mondo attraverso la Chiesa.

Al Meeting s’incontrano Cattolici, ortodossi, protestanti, ebrei, musulmani, buddisti, non credenti: dalla Spagna al Giappone, dall’Iran agli Stati Uniti, dall’America Latina a Israele, dall’Algeria all’Uganda e da tantissimi altri paesi.

Impossibile fare l’elenco di quanti hanno visitato la casa del Meeting in questi 30 anni della sua storia: Giovanni Paolo II, Madre Teresa, Joseph Ratzinger, il Dalai Lama, Lech Walesa, Andrei Tarkovskij, Eugene Jonesco … e quest’anno: Tony Blair (con la Sua testimonianza di essersi convertito al Cattolicesimo, aspettando di dichiararlo pubblicamente alla fine del suo mandato di Primo Ministro inglese).

I numeri del 2009 sono davvero impressionanti: 3.000 volontari sia italiani che provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei, 116 incontri, 299 relatori, 26 spettacoli, 9 manifestazioni sportive, 8 mostre (quest’ anno per me è stata particolarmente straordinaria quella sul grande Sant’Agostino per conoscerlo meglio e più concretamente; una mostra da fare diventare itinerante per la sua portata storica e culturale, per fare conoscere Sant’Agostino specie alle giovani generazioni).

 Per capire l’enorme crescita del Meeting di Rimini basta richiamare i numeri del 1980 nella vecchia Fiera: 16 incontri e una sola sala conferenze, 42 personaggi e 5 spettacoli! Sul titolo di quest’anno

“La conoscenza è sempre un avvenimento” richiamo all’attenzione dei lettori come ha risposto S.E. il Cardinale Carlo Caffarra, riportando un esempio tratto direttamente dal “Mondo Piccolo” di Giovanni Guareschi: «Giunge in paese un pittore e comincia a dipingere un fienile.

Proprio in quel momento passa Peppone che conclude: “Era una vita che guardavo quel fienile, ma non l’avevo mai visto così bello”. “L’incontro con Cristo, cioè l’avvenimento, fa conoscere la realtà in un modo totalmente nuovo; – conclude l’arcivescovo di Bologna – se non accade, la proposta cristiana diventa una predica noiosissima che non ha più niente da dire a nessuno”.

Il Meeting è un soggetto umano capace di vivere pienamente dentro le vicende del mondo, di costruire, di essere responsabile, di impegnarsi per il bene di tutti; un soggetto cosciente, autocosciente, dell’amore che ha generato tutto, della bellezza che ce lo fa scoprire, della curiosità appassionata all’altro.
 
E concludo, associandomi pienamente con gli stessi sentimenti espressi da Giovanni Testori in questo suo saluto al popolo del Meeting «….grazie per questi venti anni che mi avete dato, in cui mi avete sopportato, portato, aiutato, in cui mi avete abbracciato senza chiedermi niente di tutti i miei errori, di tutte le mie colpe, di tutte le mie stramberie, di tutta la mia disperazione.

Grazie di aver fatto quello che avete fatto per tutti, per i morti e per i vivi, per chi crede e per chi non crede. Di esserci, di diventare sempre più così precisi, così più forti, stratificati e nello stesso tempo così più larghi, così più aperti, così più innamorati di quella disperante, sacra cosa, meravigliosa e dolorosa e anche gioiosa, che è la vita». Comunque la si pensi: è un’esperienza che vale la pena di fare.
Antonino Giannone