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San Giovanni Rotondo accoglie Monsignor Castoro

“Il Suo arrivo, Eccellenza, è occasione per noi tutti di rinnovare, sotto la Sua nuova guida, l’impegno a preservare e rafforzare il messaggio di fede e di speranza di San Pio”.

 

Con queste parole il sindaco di San Giovanni Rotondo ha salutato l’arrivo del nuovo Vescovo Mons. Michele Castoro. Accolto dalle autorità civili e militari dinanzi Palazzo di Città, il nuovo Vescovo della Diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo si è recato nella chiesa di San Leonardo Abate  per una preghiera dinanzi l’altare del santo patrono della città, San Giovanni Battista, dopodiché si è affacciato dalla scalinata per il saluto alla cittadinanza.
“Anche il Papa mi ha confermato che questa è la terra dei miracoli, la terra dei pellegrinaggi”, ha dichiarato il nuovo Vescovo dinanzi ad una folla festante. “Io sono stato testimone dei tanti pellegrinaggi di questi giorni e posso dire che il pellegrinaggio non è quello che si compie visitando le varie mete della fede, ma è quello che si compie dentro di noi, nell’intimo delle nostre coscienze. Anche io con il mio bastone e la mia bisaccia sono pellegrino.”
Anche il primo cittadino Gennaro Giuliani ha voluto ribadire la felicità di tutta la comunità sangiovannese per l’arrivo del suo nuovo pastore: “Conoscerà Eccellenza una città dal tessuto economico e sociale solido, ma non immune alle contraddizioni della società del benessere, dalla quale emergono, oggi, nuove povertà, nuove soglie di indigenza, nei confronti delle quali si è sviluppato e consolidato nel tempo un impegno convergente e proficuo tra istituzioni civili ed ecclesiastiche che deve essere da esempio costante per tutti, nella speranza che ogni cittadino comprenda come povertà ed esclusione siano frutti, per quanto indesiderati, di questa società. E per questo motivo questa stessa società ha il dovere di impegnarsi quotidianamente nella ricerca di soluzioni e di modelli alternativi di sviluppo e di coesione sociale.
Le istituzioni faranno la loro parte – conclude il Sindaco -, non sottraendosi mai all’offrirLe tutta la collaborazione necessaria a perseguire con energia l’interesse di una comunità che ha bisogno di riscoprire i valori fondanti della collettività, rendendo insostituibile un rapporto costante tra le istituzioni civili, e chi, come Lei, ha l’onere gravoso di affermare i principi spirituali e religiosi dell’umanità”.