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Federalismo energetico, bollette meno care?

 La Regione Puglia avanza la richiesta al Governo nazionale. L’assessore Pecorella: "Peccato che il provvedimento giunga nell’ultimo atto di legislatura Vendola".

 

 

 

 

 

Partiranno a breve i tavoli tecnici per l’ammodernamento della rete elettrica pugliese. Colli di bottiglia e perdite di rete sono infatti gli ostacoli che da via Capruzzi intendono superare non solo per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, rendere il sistema elettrico più efficiente e  abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, ma anche per raggiungere un altro obiettivo: abbassare il costo delle bollette dei cittadini pugliesi. E’ il federalismo energetico, la proposta rilanciata dalla Regione Puglia, che ha incontrato i tecnici di Terna Spa, la società responsabile della trasmissione dell’energia sull’intero territorio nazionale.  All’origine delle bollette salate dei pugliesi, infatti, ci sarebbe proprio l’insufficiente e non adeguata infrastrutturazione della rete. Basti pensare che a seguito di queste disfunzioni, secondo i dati forniti, dell’enorme quantitativo di energia prodotta in Puglia (37miliardi di chilowattora, l’86% in più rispetto ai propri consumi) va persa ogni anno una quantità pari a 225milioni di chilowattora, il consumo di quasi75mila famiglie. Dispersioni che sono uno schiaffo al protocollo di kyoto e vanificano lo sforzo per il ricorso alle fonti rinnovabili, campo nel quale anche la provincia di Foggia ha chiesto una regolamentazione più oculata. In ogni caso il conto alla rovescia per gli interventi di ammodernamento e, dove possibile, di riconversione degli impianti è cominciato.  Terna ha programmato investimenti in Puglia,in particolare in Capitanata, per circa 370milioni di euro. Tra le opere, il raddoppio della dorsale medio adriatica “Foggia-Villanova”, il potenziamento dell’elettrodotto “Foggia-Benevento” e del nuovo“Foggia-Accadia”, ma anche per i nuovi raccordi tra le stazioni elettriche di Deliceto e Bisaccia, delle nuove stazioni a Deliceto, Troia e San Severo e di altre ancora nell’area tra Foggia, Benevento e Salerno. Il tutto per giungere anche al federalismo energetico, la richiesta che l’ente di via Capruzzi avanza al governo nazionale, al fine di garantire ai pugliesi vantaggi economici sulla bolletta a fronte del carico ambientale subito dal territorio.