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Trabucchi Vieste/ Continua il confronto tra il Sindaco Nobile e Spalatro che ribatte

Cara Ersilia,
scorrendo la tua replica alla mia “Lettera aperta “,con la quale ho voluto iniziare un confronto sull’attuale vicenda dei trabucchi,di primo acchito mi e’ venuta alla mente questa considerazione: Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare discorso migliore. Lasciamo perdere le amenità del “metodo”e del “merito” e andiamo dritti alla sostanza delle cose, l’unico metodo che conosco. Baia delle Tufare – Tutto il pasticciaccio brutto in cui ci troviamo viene di là. Tu dici che non doveva succedere e, se è successo,la responsabilità e’ solo della nostra Associazione che non ha saputo ne’ prevenire, ne’ soffocare sul nascere quella storia di abusivismo. Quello che dici è solo scaricabarile. Tu con molta disinvoltura infatti taci completamente sul fatto che il Comune di Vieste ha dato una grossa mano agli autori di quell’opera contestata, rilasciando loro una singolare licenza edilizia nel tentativo evidente di legittimare un lavoro che legittimo non poteva essere, sia perché scavalcava le competenze del Demanio Marittimo, sia perché rilasciata su un territorio che il Comune stesso aveva escluso per la costruzione di trabucchi.
Paralisi operativa dell’Associazione – Ti avevo detto, basta poco a farla ripartire. Basta che tu convinca i nostri associati colpiti da avviso di garanzia a mettersi da parte in attesa del responso della Magistratura, tanto più che la ex Presidente sig.ra Cutolo lo ha fatto di sua sponda, senza essere indagata e solo per restituire trasparenza all’associazione. Sono queste le regole della democrazia, non siamo nella repubblica delle banane. E se questo avvenisse io come presidente avrei piena facoltà di convocare l’Assemblea, far votare il nuovo Direttivo e ricominciare. Ma anche qui un imbarazzante silenzio da parte tua. Per forza, dicono i soliti benpensanti, quei nostri associati sono gli stessi ai quali il Comune di Vieste con tanta disponibilità ha concesso quella storica licenza edilizia.
Fermiamoci un momento e vediamo cosa e’ esattamente l’associazione “Trabucchi del Gargano”. Siamo un’associazione ambientalista nell’ambito delle finalità a noi assegnate. In verità la finalità è praticamente una sola, far rinascere gli antichi trabucchi della tradizione marinara locale. Non abbiamo ovviamente nessun potere giuridico. Ma quanti siamo? Siamo solamente quattro gatti, con mezzi e risorse pressocchè inesistenti rispetto ai più di venti trabucchi di quella tradizione. Le istituzioni ci hanno messo in mano uno Statuto cervellotico, ci hanno dato qualche spiccio!o e ci hanno mandato in prima linea sul fronte dei trabucchi. Insomma il classico “armiamoci e partite”.
Era un impresa quasi disperata, ma noi ci siamo riusciti, cara Ersilia e i risultati sono lì in tutta la loro evidenza sulla nostra scogliera.
E tu che fai? Ci dai la patente di incapaci. Perché solamente questo sai scrivere in cio’ che leggo. Questo e’ inaccettabile, offensivo e umiliante per quei quattro gatti detti prima. Non te lo consento. E’ stata una brutta caduta di stile. E tra quei quattro gatti c’era la signora Cutolo, la presidente storica della nostra associazione.
Non c’e’ bisogno che a me lo vengano a dire quello che è stata la signora nel suo lavoro, come sicuramente hanno fatto con te. Io l’ho vista in visione diretta, abbiamo lavorato fianco a fianco e in perfetta sintonia, lei presidente ed io il suo vice. Io conosco perfettamente le sue capacità organizzative, la preparazione non comune, la sua intelligenza, il suo rigore, la sua totale dedizione alla causa dei trabucchi. Centinaia di viaggi tra Vieste e Foggia, migliaia di telefonate, ore interminabili in tantissime assemblee. Forestiera quindi, nessun interesse su Vieste, benestante di suo, è bene dire anche questo. Non avremmo avuto gli stessi risultati con altro presidente. Avrebbe meritato quindi almeno un grazie da qualcuno dei nostri governanti. Invece l’abbiamo trattata a pesci in faccia.
Ha commesso un solo errore, poverina. Non sapeva che da noi leggi, regolamenti, statuti e via discorrendo sono spesso solo un optional.
Per chiudere, io avevo bussato alla tua porta per configurarti una certa situazione e chiedere un appoggio autorevole, non certo per polemizzare. Però sono venuto per fischi e ho avuto fiaschi. Fa niente, se le istituzioni non sono con me, non mi sento affatto solo. Vengo a sapere infatti che su internet il mio primo intervento è stato cliccato da un numero altissimo di lettori, la tua replica molto meno. Io, che sono nessuno, sono molto più seguito del Sindaco di Vieste. Lo dico non per vanagloria, che non mi appartiene, ma perché dalla parte mia e delle mie idee c’è la stragrande maggioranza della cittadinanza, mentre tu perdi consensi evidentemente, cosa che dovrebbe far riflettere chi come te fa politica.
Non me ne volere, ancora una volta, come io non te ne voglio. Sono i ruoli diversi che abbiamo a portarci a questo.
Rimango sempre

Il suddito devoto
Enzo Spalatro